Beppe Grillo risponde a Federico Pizzarotti per confermare i motivi della sospensione dal Movimento 5 Stelle e per negargli anche il simbolo pentastellato. L’avviso di garanzia per abuso d’ufficio in merito alla nota vicenda delle nomine al Teatro Regio si è quindi confermato l’assist perfetto per cacciare via un sindaco ormai evidentemente scomodo.
Dopo essere passato da “Federico” a “Capitan Pizza” e quindi al prolungato silenzio, il comico genovese si ricorda improvvisamente di Parma e del suo primo sindaco. Ma stavolta il tono della mail è formale, distaccato, di quelli che sanno d’addio più che di arrivederci. Ancor più formale, da vecchi burocrati, il termine di 10 giorni assegnato al sindaco di Parma per inviare “le sue controdeduzioni”.
E leggendo tra le righe pare che il messaggio non sia rivolto solo a Pizzarotti: è infatti ovvio e ridondante che una persona sospesa da un partito, non ha titolo a utilizzarne il simbolo… Ma chi ancora sta sotto il simbolo degli ex Vaffa, come dovrà comportarsi verso quel sindaco sospeso?
L’interrogativo per ora rimane in sospeso. Quindi resta in piedi la posizione del capogruppo Marco Bosi: tutti uniti con il sindaco.
Ecco comunque la risposta di Beppe Grillo:
Gentile Federico Pizzarotti,
è evidente la particolare importanza della carica pubblica di sindaco di Parma da te ricoperta, ed è altrettanto incontrovertibile, in relazione alla tua notorietà acquisita anche a livello nazionale, che i tuoi comportamenti, soprattutto se riguardanti fatti commessi nell’esercizio delle funzioni di sindaco, incidono sull’immagine del MoVimento 5 Stelle, riflettendosi inevitabilmente sulla credibilità dell’azione politica del MoVimento, aspetto particolarmente delicato nell’imminenza delle prossime elezioni amministrative.
Pertanto, il fatto di aver sottaciuto persino al responsabile dei Comuni del M5S l’apertura a tuo carico di un procedimento penale per reati contro la pubblica amministrazione, la cui esistenza è stata improvvisamente scoperta da notizie di stampa, ed il fatto di esserti addirittura rifiutato di inviare allo staff, all’indirizzo di posta elettronica [email protected], la copia dell’avviso di garanzia e della relativa documentazione, adducendo pretesti formalistici in una situazione in cui vi è la massima urgenza di chiarire anche pubblicamente se vi siano o meno seri indizi di irregolarità a tuo carico, integrano comportamenti radicalmente incompatibili con la tua permanenza all’interno del MoVimento 5 Stelle e con l’uso del simbolo del MoVimento 5 Stelle da parte tua, costituendo comportamenti in radicale contrasto con la linea politica di massima trasparenza perseguita dal MoVimento 5 Stelle, e quindi in grave contrasto con il dovere di tutti gli eletti sotto il simbolo del M5S di improntare il proprio comportamento ad una leale cooperazione con le iniziative essenziali promosse dal MoVimento 5 Stelle sia nell’ambito del blog che nelle sedi istituzionali, conformandosi ai principi essenziali della linea politica del MoVimento 5 Stelle. Tali comportamenti comportano di fatto un obbiettivo boicottaggio dell’azione politica del MoVimento 5 Stelle e sono suscettibili di minare in modo grave e sostanziale la credibilità del MoVimento, unico soggetto politico i cui esponenti, sino ad oggi, hanno reso pubbliche con immediatezza le eventuali contestazioni di natura penale ricevute, dichiarandosi disponibili alle immediate dimissioni in caso dagli atti di indagine fossero emersi dubbi di regolarità sul proprio corretto operato. Ciò risulta peraltro aggravato in relazione al notevole clamore mediatico suscitato dalla vicenda, ed ai danni all’immagine del MoVimento che ne potrebbero derivare, che rischierebbero di pregiudicare l’esito di talune competizioni elettorali amministrative di imminente celebrazione.
Per questi motivi vieni sospeso con effetto immediato dal MoVimento 5 Stelle.
Se pensi che questa decisione sia basata su informazioni non corrette puoi inviare le tue controdeduzioni entro dieci giorni a questa email.
Beppe Grillo