Rischia addirittura la chiusura da 3 a 90 giorni la storica pasticceria San Biagio di via Garibaldi e del Barilla Center. Partendo da quest’ultima un controllo dei vigili urbani ha decretato che la musica nel locale era troppo alta nonostantye Guido Zambelli avesse dimostrato loro che era nei termini di legge con tanto di misurazioni dell’Arpa. Poi una multa di 300 euro perchè il cartello “vietato fumare” non era abbastanza visibile e altri 600 euro per la mancata esposizione degli orari di chiusura. Alla pasticceria 1000 euro perchè mancavano alcuni prezzi dei prodotti in vetrina e 325 per la mancata esposizione degli orari di chiusura. Ora sotto indagine la porta del laboratorioche a dire del Comune deve restare chiusa. Ma in questo modo come si fa a lavorare commenta uno stanco Zambelli
Lega Nord: Si mungono le aziende che cercano di lavorare
La denuncia dei titolari del San Biagio comparsa oggi sui giornali di tutta Parma non può lasciare indifferenti.
Il trattamento che, a loro dire, stanno ricevendo dalle Istituzioni locali come direbbe un famoso comico “ci perplime”. Il problema è che par proprio NON essere uno scherzo.
Non avendo sotto mano i documenti dobbiamo per forza usare il condizionale, ma riteniamo che sarebbe autolesivo per la famiglia Zambelli dichiarare il falso a mezzo stampa su una simile questione.
Abbiamo letto di multe inflitte per cartelli non ben visibili, decibel rilevati con “app” di telefonini, orari di apertura del locale posizionati non a norma di Legge, tutte cose insomma che lasciano spazio ad una buona dose di soggettività.
Brutta storia la soggettività quando si parla di contravvenzioni…
Ma non vogliamo entrare nel merito delle singole sanzioni: se lo riterranno opportuno, gli Zambelli agiranno per vie legali. Siamo maggiormente interessati a porci dall’altra parte ed immaginare quale siano i vantaggi che simili atteggiamenti possono portare all’Amministrazione ed ai cittadini di Parma.
Tralasciando il singolo caso, qui si continuano a “martellare e mungere” aziende che cercano di lavorare fra mille difficoltà, mentre si ignorano abusivi e concorrenti sleali. Si cerca la minuzia nelle attività che lavorano alla luce del Sole e si fingono di non vedere le attività losche dei soliti personaggi più o meno esotici. Si controllano locali per 4 o 5 volte in 6 mesi e si abbandonano interi quartieri a loro stessi per anni con bar che fanno musica fino alle 4.00 del mattino in mezzo alla settimana.
È la stessa città per tutti o no?
Maurizio Campari
Segretario Lega Nord Parma