I numeri dicono Parma, ma a fine stagione tutto può accadere quindi è meglio non abbassare troppo la guardia davanti a un Gubbio capace comunque di far male. Anche se si giocherà a porte in quel di San Sepolcro per la squalifica del terreno di gioco degli umbri.
A presentare la prima sfida di Poule Scudetto in programma sabato, è stato oggi l’esperto vicecapitano del Parma Calcio 1913, Luca Cacioli.
“Siamo pronti per questa Poule Scudetto, che sarà un assaggio di Lega Pro con squadre di spessore e storia – ha detto Cacioli prima di scendere in campo per l’allenamento pomeridiano agli ordini di mister Luigi Apolloni -. Giocare a porte chiuse non è calcio ed è una regola che penalizza i tifosi dell’altra squadra, in questo caso la nostra. Conosco sia il campo di San Sepolcro per averci giocato una stagione, a inizio carriera, sia il Gubbio. Il Buitoni è un’arena. È uno stadio vecchio stampo, con tribune a ridosso del terreno di gioco. Con il pubblico sarebbe stato molto bello. Il campo ha un manto erboso curato, quasi perfetto, ma è stretto. Del Gubbio conosco mezza squadra, a cominciare da Di Maio, che l’anno scorso formava con me la coppia centrale difensiva del Rimini promosso in Lega Pro. In ogni reparto il Gubbio ha giocatori forti, che hanno vinto la categoria così come il loro mister. Del mio futuro l’anno prossimo in Lega Pro al Parma Calcio ne parleremo dopo la Poule Scudetto. Se rimarrò, so che la concorrenza sarà alta. È normale nel Parma. Se resterò, mi metterò in discussione come sempre e, come sempre, cercherò di guadagnarmi il posto da titolare. Ho ascoltato le parole di capitan Lucarelli su di me in televisione. Mi hanno fatto piacere, perché espresse pubblicamente, ma per me non sono una sorpresa. La stima nei miei confronti il capitano me l’ha trasmessa ogni giorno con i fatti, non solo con le parole. È reciproca”.
Intanto una delegazione dirigenziale del Parma Calcio 1913, questa mattina, ha partecipato nella sede della Lega Pro al benvenuto dato alle nove società calcistiche neopromosse dalla Lega Nazionale Dilettanti Erano presenti otto delle nove società neo promosse (Bellinzago, Piacenza, Venezia, Parma, Gubbio, Sambenedettese, Viterbese, Virtus Francavilla… assente il Siracusa per cause di forza maggiore). Dopo il saluto di Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, e Antonio Cosentino, presidente della D, la riunione ha previsto una serie di incontri su tematiche riguardanti l’area legale, le Licenze nazionali e il bilancio per le società professionistiche.
Altri temi trattati sono stati la collaborazione con l’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno, la biglietteria e il controllo degli accessi negli stadi. Sì è dedicato spazio anche alle norme per l’impiantistica, alle regole di tesseramento, ai diritti tv e al canale tematico Lega Pro Channel, alla sinergia tra l’Area Comunicazione Lega Pro e gli uffici stampa dei club. E’ stato presentato il “front office Lega Pro”, una sorta di sportello per fornire servizi e informazioni ai club e per seguirli nelle varie tappe.
La delegazione crociata era composta dal presidente Nevio Scala, dall’amministratore delegato Luca Carra, dal segretario generale Alessio Paini, dal delegato sicurezza Stefano Perrone, dal capo ufficio stampa Gabriele Majo, dal consulente legale Michele Belli e dal consulente amministrativo Paolo Pavarani.