Il 28enne somalo che l’anno scorso accoltellò un mediatore culturale del Camerun è stato condannato a tre anni e due mesi. L’udienza è avvenuta con rito abbreviato davanti al Gup Maria Cristina Sarli. L’avvocato Molè difensore dell’imputato ha chiesto la derubricazione in lesioni gravi.
Il ragazzo somalo aveva colpito la vittima con tre fendenti, era stato poi arrestato e portato in via Burla per il reato di tentato omicidio. All’origine dell’aggressione ci sarebbe stata una lite scoppiata per futili motivi nell’appartamento del Ciac. Entrambi hanno un permesso di soggiorno e sono in Italia in base al percorso Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).