Agli hotel Porro e Valentini di Salsomaggiore la tensione sale e il ceo di Accentour finisce all’ospedale. Marcella Andreoli – secondo l’azienda vittima di uno degli scioperanti che ha reagito con violenza, secondo i lavoratori rimasta incastrata tra le porte di un ascensore – è stata portata al pronto soccorso di Vaio da un’ambulanza della pubblica, medicata e subito dimessa. Il livello dello scontro sindacale rischia quindi di salire ulteriormente di tono e a tutti pare chiaro che una soluzione vada trovata e anche in fretta.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Salsomaggiore, chiamati a riportare la calma e ad accertare quanto accaduto. Secondo i lavoratori, gli stessi, per contratto, hanno diritto a pernottare in albergo, quindi, anche se in sciopero, stavano andando in camera per prendere degli oggetti personali. Secondo l’azienda che ancora gestisce le due strutture alberghiere di proprietà delle Terme spa, invece, uno degli scioperanti sarebbe stato sorpreso – si legge tra l’altro in una nota – ad “introdursi illegittimamente ai piani superiori dell’Hotel Valentini, verosimilmente per arrecare danno all’azienda” e quindi avrebbe “reagito, davanti a numerosi testimoni, con una violenza tale da provocare un trauma toracico alla dottoressa Andreoli”. Tanto che oltre a presentare denuncia alle autorità competenti, Accentour – che secondo i lavoratori non avrebbe rispettato gli accordi sindacali oltre a non aver pagato gli stipendi – chiede “adeguate misure di protezione per l’azienda, per le persone che vi lavorano e per i titolari, e misure cautelative e di allontamento per i soggetti ritenuti potenzialmente più pericolosi”.
Insomma, la situazione sembra essere ormai precipitata a tal punto da non essere più sanabile. I carabinieri indagano su quanto accaduto, la politica cerca una soluzione con il sindacato, ma nel frattempo lo scontro sembra salire di livello.
Foti: Fritelli batta un colpo
La vicenda del polo alberghiero Porro e Valentini di Salsomaggiore, con la protesta ad oltranza della quasi totalità dei lavoratori, appare surreale se non ci fossero in ballo il destino delle maestranze e, in prospettiva, del futuro di quel comune.
La messa in scena alla napoletana, con i gestori che richiedono l’intervento della forza pubblica, serve solo a dare l’immagine del martire alla dirigenza di Accentour, che – invece e per contro – dovrebbe dimostrare di essere in grado di assolvere tutti gli impegni contrattuali sottoscritti.
Sarebbe altresì utile conoscere le ragioni per le quali alle trattative con le parti sociali coinvolte nella vicenda, per conto degli alberghi, sia intervenuto il Presidente di Terme, anziché il Sindaco Fritelli, cioè l’azionista di maggioranza di Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa.
Che il Sindaco Fritelli s’illuda che interventi funambolici del Presidente di Terme risolvano una situazione drammatica e che, giorno dopo giorno, sta ripiegando su stessa?
Anche l’atteggiamento di Cgil desta ben più di una perplessità se non altro perchè, nei fatti, contribuisce ad isolare lavoratori che difendono i propri diritti e che non toccano la solidarietà fattiva che Regione, Provincia di Parma e Comune di Salsomaggiore dovrebbero fare loro sentire. E’ troppo chiedere a Fritelli di battere un colpo.”
Tommaso Foti
Consigliere regionale
Fratelli d’Italia – An