Teatro al Parco, lunedì 2 “Io, mai niente con nessuno avevo fatto”

Teatro al Parco, lunedì 2 “Io, mai niente con nessuno avevo fatto”

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viewPer la prima volta a Parma, al Teatro Al Parco, lunedì 2 maggio, la compagnia Vuccirìa Teatro con lo spettacolo “Io, mai niente con nessuno avevo fatto”. Protagonisti sono Joele Anastasi (anche autore e regista delle pièce), Enrico Sortino (co-fondatore della compagnia), Federica Carruba Toscano e Simone Leonardi. Due gli spettacoli in programma: alle 18 per gli studenti universitari, alle 21 per tutta la cittadinanza.

Lo spettacolo è inserito nella “Settimana dell’Arte”, la manifestazione giunta alla sua seconda edizione, organizzata dall’Associazione Sinistra Studentesca Universitaria. Tema di quest’anno è l’“Incontro fra Cultura Orientale e Occidentale” e appieno si inserisce la pièce di Anastasi per la sua descrizione dettagliata, delicata e dirompente della cultura e della tradizione mediterranea/siciliana.

A seguito dello spettacolo si terrà un incontro con la compagnia, condotto dalla professoressa di Teatro Contemporaneo dell’Università degli studi di Parma, Roberta Gandolfi.

Crediamo – dice Joele Anastasi – in un teatro che nasca dall’esigenza di raccontare. Chi fa teatro ha la responsabilità di compiere un atto che non sia marginale. Evitare ciò che è trascurabile, ciò di cui si può fare a meno, ciò che non muove gli spettatori, che li intrattiene senza cambiarli senza farli tremare fin nel profondo”.

Ambientato nella Sicilia degli anni ’80, Io, mai niente con nessuno avevo fattoè la storia di Giovanni, incarnazione dell’ingenuità e della passione allo stato puro, dell’innocenza che supera tutte le barriere della conoscenza e dell’ignoranza: un pezzo unico di anima che dice tutto quello che pensa, che crede a tutto quello che gli viene detto. Giovanni è la forza e il coraggio di chi non riesce a vedere il mondo se non come uno spartito di note da danzare. L’istinto alla vita, alla sopravvivenza. Al di là della malattia. Al di là del male.

Sua cugina Rosaria (Federica Carruba Toscano) è di fatto per lui madre, figlia, amica e sorella. E infine c’è Giuseppe (Enrico Sortino) amore e amante del protagonista, simbolo di ambiguità e violenza, ma anche di passione carnale

Omosessualità, malattia, violenza e morte sono lo spunto per rivelare e suscitare emozioni, focalizzando l’attenzione su tematiche umane e sociali quanto mai presenti e scottanti. Lo spettacolo è sostenuto dall’Associazione Certi Diritti e dall’Associazione Ottavo Colore.

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