Anche il Comune e la Provincia di Parma parteciperanno al maxi processo Aemilia. Il tribunale ha respinto le eccezioni delle difese.
Al Comune di Parma è stata confermata la validità della sua costituzione come parte civile nel maxi processo che coinvolge 147 imputati. La richiesta risarcimento riguarderà non solo l’associazione mafiosa ma anche gli altri reati collegati, 24 reati commessi sul territorio che vanno ad aggiungere altri 26 imputati all’elenco. Una novità rispetto a quanto deciso per le altre parti civili che si erano costituite in udienza preliminare a Bologna.
Secondo l’avvocato Stefano Sarchi, il dibattimento di primo grado potrebbe concludersi entro metà del prossimo anno e i risarcimenti quantificati oggi indicativamente in un milione di euro potrebbero essere aumentati.
Salgono a 41 quindi le parti civili che si sono costituite. Oltre al Comune e la Provincia di Parma si è presentato anche il Comune di Sala Baganza.