Per avere una panoramica il più possibile completa ed esaustiva riguardo il gioco, è bene consultare i dati raccolti dal libro Blu, un vero e proprio censimento redatto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha, all’interno delle varie voci, anche quella inerente al gioco a distanza regolamentato dallo Stato. La principale distinzione da tenere a mente riguarda i due differenti canali: quello telematico e quello fisico. Nella maggior parte dei casi si ritrovano le medesime tipologie di gioco, ma per alcune in particolare si ha la possibilità di giocare solo online o, viceversa, solo fisicamente. Ormai sul web il mondo del gaming si compone di comparti molto diversi per replicare nel miglior modo possibile le sale da gioco fisiche. Vengono offerte varie categorie di slot online, giochi di carte, table games, lotterie e altre sezioni, con un incremento smisurato dal 2020, quando a causa dell’emergenza pandemica, la soluzione online era l’unica percorribile. L’incremento del volume di gioco online dal 2020 al 2021 è stato del 12,68%, per poi diventare un +43,1% l’anno seguente, sempre considerando una base nazionale.
Guardando nello specifico al caso dell’Emilia Romagna, il numero dei conti aperti nel 2022 per il gioco online è perfettamente in linea con quello di regioni come Piemonte o Veneto, circa il 5%. Una percentuale ben al di sotto di Lazio, Campania e Lombardia, dove si arriva alla doppia cifra (tra il 10 e il 16,12%). Spostando ora l’attenzione sulla rete di vendita per quanto riguarda gli apparecchi da intrattenimento, le sale VLT presenti in Emilia Romagna sono 273, con circa 4730 slot. Le sale bingo sono in tutto 18 mentre i centri per le scommesse sportive sono 312. Aumenta invece significativamente il numero di punti vendita di lotterie e lotto, ma in questi casi la spiegazione è presto detta: ormai sono moltissime le tabaccherie in grado di offrire questo servizio, così da rendere il numero complessivo molto più elevato rispetto ad altri.
Spulciando ora tra le tipologie di gioco a distanza più utilizzate, spicca senza dubbio quello a base sportiva: le scommesse sulle varie discipline sportive (con il calcio di gran lunga in testa) detengono il 23,74% del totale del gioco online. Seguono, al 17,32%, gli Skill Games mentre al terzo posto si trovano i giochi di carte, con il 13,62%. In quest’ultima categoria non rientra però il poker, che rappresenta una tipologia a sé stante. Ancora piuttosto marginali sono le scommesse virtuali, con circa il 7,18%. Va però specificato che quest’ultima tipologia non è presente su tutti i bookmaker e soprattutto riguarda alcune specifiche discipline sportive. Il fanalino di coda resta la lotteria, con lo 0,03% del totale, ma anche in questo caso occorre specificare che vi è molta più presa nelle ricevitorie fisiche piuttosto che nel mondo online.
Infine, un’ultima voce che può essere interessante riguarda l’importo medio speso a seconda delle tipologie di gioco. L’Emilia-Romagna ha speso circa 4 miliardi nel gioco online (cifra lorda), con la maglia nera che spetta a Ravenna, con una spesa pro-capite di circa 1454 euro a persona. Per quanto riguarda le tipologie, spicca senza dubbio il Poker online, che pur non essendo ai primi posti in quanto a modalità di gioco preferita, conta un importo medio di circa 164 euro. “Solo” 18,98 euro è invece l’importo medio per il gioco a base sportiva, pur essendo al primo posto tra le categorie più utilizzate.