Da Adorni a Malori, i più noti ciclisti di Parma

Da Adorni a Malori, i più noti ciclisti di Parma

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L’Italia ha uno stretto legame con il mondo del ciclismo, con tanti atleti che hanno segnato la storia di questo sport. Alcuni di questi hanno dato avvio a brillanti carriere da Parma e provincia: il più celebre è senza dubbio Vittorio Adorni, scomparso nel 2022 all’età di 85 anni. Emiliano doc, l’atleta era nato a San Lazzaro Parmense nel 1937. Ha raggiunto il professionismo nel ciclismo dal 1961 al 1970: sono bastati 9 anni di carriera ad alti livelli per trionfare nel 1965 al Giro d’Italia e divenire Campione nel mondo tre anni più tardi, nel 1968. Il suo nome resterà eternamente legato alla corsa più importante d’Italia grazie al suo ingresso nella Hall of Fame del Giro. A margine di quella manifestazione, Adorni ricordò come, soprattutto a quei tempi, partecipare e vincere il Giro d’Italia era il sogno di ogni corridore, evidenziando però come ad una adeguata preparazione fisica sia servita sempre una grande attitudine mentale. 

Proseguendo nell’elenco dei ciclisti di origini parmensi, in epoca più recente si ritrova Adriano Malori: classe 1988, è stato professionista dal 2010 al 2017. Nel suo palmarès si trovano importanti traguardi, soprattutto nei Mondiali ed Europei su strada. Ha ottenuto la medaglia d’oro U23 a Varese 2008, poi un bronzo e un argento nel 2015, rispettivamente nella specialità crono a squadre e crono elite. Due i bronzi negli europei, Valkenburg 2006 e Sofia 2007, nelle categorie Juniores e Crono U23. In quest’ultima ha trionfato anche l’anno seguente, il 2008, questa volta vincendo l’oro, a Stresa. 

La sua carriera non è però stata altrettanto fortunata per quanto riguarda le Classiche monumento o i Grandi Giri, come ben sanno coloro che conoscono le scommesse relative al Tour de France, al Giro d’Italia o alla Vuelta di Spagna. La data che ha segnato in negativo la sua carriera professionistica è il 22 gennaio 2016: nel corso del Tour de San Luis, Malori cade battendo violentemente la testa e finendo in coma farmacologico. Il pieno recupero si avrà solo a settembre ma, tre settimane più tardi (nel corso della Milano-Torino), cade fratturandosi la clavicola. Il 2017 ritenta un approccio alle corse ma proprio durante la competizione più ambita, il Tour de France, annuncia il ritiro dalle corse. Coetaneo di Malori è Luca Dodi, classe 1987 e originario di Colorno. Dopo buoni risultati nella categoria Juniores con il Podenzano Piacenza, compie il grande salto con i professionisti nel 2012, ma l’avventura nel grande ciclismo dura solo tre anni, con il ritiro nel 2015. Il giovane atleta resta comprensibilmente sconvolto da un fatto che lo ha durante colpito durante una delle sue gare: il padre è rimasto vittima di un infarto mentre era a bordo strada. Dopo essersi ritirato, Dodi è rimasto in ogni caso nel mondo del ciclismo, divenendo preparatore.

Rimanendo in territorio emiliano (più precisamente Torrile, in provincia di Parma), Mirko Bernardi, classe 1953, pur non passando mai al professionismo, ottenne buoni risultati durante la sua carriera ciclistica. In particolare il riferimento va ai Campionati del Mondo del 1977, disputati in Venezuela. A San Cristobal ottenne uno straordinario secondo posto, con conseguente medaglia d’argento nella cronosquadre. 

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