Sono numerosi i vantaggi che caratterizzano la pasta proteica che proprio per questo motivo merita di essere assaggiata. Salutare e al tempo stesso versatile, cuoce in breve tempo e rappresenta una soluzione alternativa a disposizione di tutti coloro che desiderano restare in forma. La pasta proteica, diversa da quella tradizionale negli ingredienti ma simile nell’aspetto, è presente sul mercato da alcuni anni e attualmente è protagonista di quello che può essere definito un boom: si tratta, in effetti, di un’occasione in più per mangiare bene variando la propria dieta, per esempio provando a ridurre il consumo di carne.
Come è fatta
L’aspetto della pasta proteica, come si è accennato, non è diverso da quello della pasta tradizionale, ma è nelle materie prime utilizzate che si rintracciano le differenze. Non si usa, infatti, la farina di grano, ma i legumi come i ceci, le lenticchie, i fagioli e i piselli. Per produrre la pasta proteica senza carboidrati si ricorre alla farina di legumi; in altri casi, invece, la farina di frumento viene arricchita con isolati proteici, a base di piselli o di soia. In alcune circostanze si uniscono anche albumi d’uovo. Questo è il motivo per il quale l’apporto di proteine è alto, mentre il livello di carboidrati è minimo. Infatti, su 100 grammi di pasta proteica, 60 possono essere di proteine, poco più di 20 di carboidrati e fino a 15 di fibre. Nella pasta di semola classica, invece, le proteine non sono più di 11 grammi, con appena 3 grammi di fibre e oltre 80 grammi di carboidrati.
I benefici
La pasta proteica senza glutine, in virtù di tali caratteristiche, ha un indice glicemico molto basso: evita i picchi di zuccheri e per questo aiuta a tenere basso il carico glicemico del pranzo o della cena. Scegliere questa pasta consente di introdurre nella propria dieta delle proteine vegetali, abbassando al tempo stesso l’apporto di carboidrati. Non è un caso se la pasta proteica viene raccomandata di frequente per le diete dimagranti, anche perché pur a fronte di un sapore versatile e gradevole permette di mangiare pasta… anche se non se ne mangia davvero. Lo scopo è rappresentato dal duplice intendo di ridurre i carboidrati e incrementare le proteine. I carboidrati e in modo particolare i carboidrati semplici, causano picchi glicemici: ciò vuol dire che gli zuccheri vengono assorbiti in maniera immediata. La conseguenza è che subito dopo torna la fame.
La pasta proteica e le altre proteine
Va comunque precisato che la pasta proteica, se viene mangiata da sola, non si può ritenere un piatto completo, anche perché il valore biologico degli alimenti di origine vegetale è più basso rispetto a quello degli alimenti di provenienza animale. I primi, infatti, non contengono tutti gli amminoacidi essenziali che il corpo umano non riesce a produrre in autonomia e di conseguenza devono essere introdotti tramite la dieta. Sarebbe ideale condire la pasta proteica con le verdure o comunque mangiarla con una fetta di pane. Il motivo è presto detto: i legumi sono ricchi di amminoacidi che sono carenti nei cereali e viceversa.
Quando si dovrebbe consumare la pasta proteica
Tutti dovrebbero e tutti possono mangiare la pasta proteica: come si è già accennato, questo alimento è ideale per variare la dieta. Inoltre, la pasta proteica è eccellente per chi ha intenzione di perdere peso. La percentuale di glutine è bassa: quindi i celiaci devono stare attenti a optare per la pasta proteica gluten free che comunque è presente sul mercato. Per inserire la pasta proteica in un regime alimentare equilibrato, non servono trucchi specifici: è possibile mangiarla normalmente in sostituzione della pasta tradizionale. La cottura richiede pochi minuti e per il condimento si possono scegliere verdure crude o appena saltate in padella.