Capitale italiana della cultura 2020, Parma è una piccola città di provincia che si distingue per le sue grandi eccellenze: quelle musicali, incantate dalle note di Verdi e Toscani; quelle artistiche, illuminate dalle opere di Correggio e Parmigianino; e quelle culinarie, deliziose grazie a prodotti tipici come il parmigiano reggiano. Ma oltre a queste celebri meraviglie, esistono altre gemme, forse meno conosciute ma altrettanto cruciali, che invitiamo caldamente a scoprire e vivere appieno. L’invito a immergersi nella ricchezza culturale di Parma non si esaurisce nelle sue famose attrazioni. Grazie al sito Cozycozy, avete l’opportunità di accedere a una selezione accurata di alloggi che vanno al di là della semplice ospitalità, riflettendo veramente lo spirito caloroso e accogliente della città. Questo servizio online vi offre la comodità di personalizzare la vostra esperienza, consentendovi di scegliere tra una vasta gamma di alloggi, ognuno caratterizzato da un tocco unico che vi farà sentire parte integrante della comunità parmigiana. Esplorare Parma significa non solo immergersi nelle sue straordinarie bellezze culturali, ma anche godere di un soggiorno confortevole e su misura. Che siate in cerca di un appartamento nel cuore del centro storico o di una pittoresca casa di campagna circondata dal verde.
Esplora Parma: camera della badessa o camera di San Paolo
La Camera della Badessa, anche nota come Camera di San Paolo, è uno spazio nell’ex Monastero di San Paolo a Parma, celebre per gli affreschi di Correggio. La decorazione straordinaria si estende sulla volta e la cappa del camino, con il tema della dea Diana. Costruito alla fine del Quattrocento per le suore benedettine, il monastero accoglie i visitatori attraverso un vialetto alberato che introduce alle stanze della Badessa Giovanna da Piacenza, una figura di ampio sapere che ha radunato intorno a sé studiosi e umanisti. La Camera della Badessa affascina per l’uso magistrale dell’illusione ottica e la raffinatezza dei decori, rendendola uno dei capolavori del Rinascimento italiano. Le camere comunicanti sono il risultato della collaborazione di due maestri: Alessandro Araldi, nel 1514, e Correggio, che completò il lavoro nel 1519.
Esplora Parma: cosa vedere nei dintorni, in bicicletta
A Parma, la bicicletta è il mezzo privilegiato, grazie alla pianura del territorio e alle dimensioni della città che consentono spostamenti veloci ed ecologici. I turisti aderiscono con entusiasmo, utilizzando il bike sharing sulle numerose piste ciclabili cittadine per esplorare la città in sicurezza su due ruote. Per un itinerario ben pianificato, è disponibile la mappa delle ciclabili a Parma. Un’esperienza piacevole è allontanarsi dalla città e scoprire la provincia in bicicletta lungo itinerari su strade a basso traffico o piste ciclabili. I principali percorsi ciclo-turistici includono la Via Francigena da Fidenza al passo della Cisa (con un prolungamento logico a Parma), il Ciclo-Po da Piacenza a Guastalla lungo l’argine del Po, e il percorso 16 di BicItaliaTirreno-Brennero (Ti-Bre “dolce”) da Casalmaggiore al passo della Cisa, passando per Colorno, Parma, Sala Baganza, Calestano, Berceto, fino al mare in Lunigiana. Oltre a questi itinerari principali, è possibile esplorare la ciclo-Taro da Viarolo alla Ciclo-Po a Gramignazzo e le affascinanti piste ciclabili delle terre verdiane e guareschiane, offrendo una vista panoramica unica sulla bellezza della regione.
Esplora Parma: Piazza Duomo
La piazza più incantevole di Parma accoglie in pochi metri la maestosa Cattedrale, il suggestivo Battistero, il sontuoso Palazzo Vescovile e il ricco Museo Diocesano, osannata per la sua perfezione architettonica. L’atmosfera che la pervade è un mix di bellezza, ordine e armonia, una fusione perfetta tra le varie strutture che la compongono. All’interno della Cattedrale, risalente al 1074, si trova una cupola affrescata dal Correggio con l’Assunzione della Vergine, un capolavoro che spicca per il fenomenale effetto prospettico, testimone del genio dell’artista. Il Battistero, progettato da Antelami, presenta una struttura ottagonale in marmo rosa di Verona, esemplificando il passaggio dal romanico al primo gotico. Nel Palazzo Vescovile, sede del Museo Diocesano, sono conservati tesori come “L’angiolen dal Dom”, una statua in rame dell’arcangelo Gabriele che, fino al secolo scorso, si ergeva sul campanile della Cattedrale. Oggi, una fedele copia di questa opera può essere ammirata in loco, preservando la storia e la magnificenza dell’originale. Questa piazza, più di uno spazio urbano, diventa un palcoscenico dove storia, arte e architettura si fondono armoniosamente, offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile. In ogni dettaglio delle sue strutture, si respira la grandezza della storia di Parma e l’ingegnosità degli artisti che l’hanno plasmata nei secoli.
Esplora nei dintorni di Parma: Fondazione Magnani Rocca
Un’opportunità imperdibile per gli amanti dell’arte si trova nella suggestiva Fondazione Magnani Rocca, conosciuta come “la villa dei capolavori”. Situata a Mamiano di Traversetolo, a soli venti minuti dal centro di Parma, questa villa è la custode di una prestigiosa collezione curata dal critico e collezionista Luigi Magnani. Tra le opere esposte spiccano capolavori di artisti come Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Carpaccio, Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya, Monet, Renoir, Cézanne, fino a De Chirico, De Pisis e oltre, includendo anche 50 opere di Morandi e Burri, insieme a sculture di Canova e Bartolini. Uno degli indiscussi gioielli della collezione è il dipinto “Paysage de Cagnes” di Renoir, considerato un esemplare dei capolavori dell’artista francese. Tuttavia, ogni sala della villa racchiude pezzi inestimabili che conservano l’atmosfera originaria e un grande fascino. La Fondazione Magnani Rocca è un autentico scrigno artistico, una testimonianza straordinaria della creatività umana nel corso dei secoli.
Esplora Parma: Labirinto della Masone
A Fontanellato, a soli 25 chilometri da Parma, sorge il labirinto più grande del mondo, composto da oltre 200.000 piante di bambù, alte da 30 centimetri a 15 metri e appartenenti a venti specie diverse. Vista dall’alto, la struttura forma un labirinto a stella su una superficie di sette ettari delimitata dalle fronde delle piante, che fungono da cornice a un museo eclettico. Il Labirinto della Masone, ideato dall’editore Franco Maria Ricci, non è solo un intricato percorso tra i bambù, ma anche un importante luogo culturale. All’interno del museo, oltre 400 opere d’arte risalgono dal Cinquecento al Novecento, con capolavori di artisti come Bernini, Canova, Carracci, Ligabue e Savinio. Oltre alle opere, il sito ospita una ricca biblioteca con testimonianze dell’arte grafica e tipografica, insieme a un archivio che contribuisce al suo valore storico e artistico.