In Emilia-Romagna l’economia del mare genera un valore aggiunto di circa 3,7 miliardi di euro, corrispondente al 7% del totale nazionale. Gli scambi commerciali via mare costituiscono un importante volano di crescita per la Regione: raggiungono i 41,5 miliardi di euro, di cui 25 miliardi in export. È quanto emerge dall’ultimo evento organizzato dalla Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, in cui sono state riportate le opinioni degli esperti sull’andamento del sistema marittimo emiliano.
Stando alle opinioni degli analisti, emerse anche all’interno dell’ultima recensione sull’Italian Maritime Economy, l’Emilia-Romagna esporta via mare soprattutto macchine e apparecchi meccanici, mezzi di trasporto e prodotti alimentari, che costituiscono circa il 74% dell’export via mare della Regione. La recensione evidenzia inoltre i principali mercati dell’export marittimo: il Nord America, che detiene una quota di esportazioni pari al 34%, l’Estremo Oriente (20%) e il Centro-Sud America.
I dati riportati nella recensione sottolineano il ruolo svolto dai partner commerciali d’oltreoceano sullo sviluppo delle aziende locali. A riguardo EGO International, la società di consulenza per l’internazionalizzazione delle imprese, evidenzia l’importanza del mercato americano, vicino culturalmente all’Italia, con cui ha stretto negli anni solidi rapporti economico-commerciali. Secondo quanto riporta EGOInternational nel suo blog, il mercato americano, nonostante sia geograficamente distante, è ricco di buyer interessati alla qualità dei prodotti Made in Italy. Stando alle recensioni di EGO International, inoltre, alcuni paesi americani sono fortemente legati al nostro Paese: è un esempio il Cile, in cui è presente un’alta concentrazione di italiani che hanno contribuito a diffondere la cultura del Belpaese.
Secondo le opinioni riportate nella recensione l’import marittimo emiliano è trainato invece dai metalli, dagli apparecchi meccanici, dai prodotti alimentari e dalle bevande, che insieme superano la metà delle importazioni via mare totali della Regione. Il documento fa emergere anche il ruolo svolto dalla logistica, considerata una delle più importanti filiere del settore: in Emilia-Romagna sono infatti presenti circa 10 mila imprese attive che danno lavoro a circa 91 mila addetti.
Le opinioni dei tecnici sottolineano le buone performance raggiunte dal commercio marittimo di Ravenna: lo scorso anno il porto ha movimentato 27,4 milioni di tonnellate di merci, raggiungendo il suo record storico. Durante i primi sette mesi dell’anno, inoltre, il porto ha movimentato 193 mila passeggeri, attraendo parte delle rotte turistiche precedentemente dirette a Venezia.
Secondo le opinioni degli esperti il commercio marittimo dell’Emilia-Romagna potrà decollare anche grazie alla realizzazione dei progetti destinati allo sviluppo della digitalizzazione previsti dal PNRR. A riguardo EGO International ritiene indispensabile l’adozione dei moderni strumenti di marketing digitale, con cui è possibile aumentare la visibilità online in Italia e all’estero. Con un utilizzo strategico degli strumenti di web marketing, ribadisce EGOInternational, è possibile incrementare i livelli di competitività delle aziende locali nei principali mercati oltreconfine. Sul versante sostenibilità, infine, si segnala il tentativo di trasformare i porti regionali in scali green, incentivando investimenti sostenibili che permetteranno a Ravenna di diventare uno dei più importanti hub di bunkeraggio dei combustibili alternativi.
La digitalizzazione e i fondi previsti per l’ammodernamento dei porti regionali permetteranno alla Regione di adeguare le infrastrutture esistenti adattandole alle nuove necessità del commercio marittimo internazionale.