Dal 1 luglio 2022 la fattura elettronica è obbligatoria anche per i forfettari. Lo ha confermato la flat tax applicata del decreto PNRR 2 che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022.
Oltre che per coloro che godono di regime forfettario la fattura elettronica sarà obbligatoria anche per coloro che agiscono in regime di vantaggio e le associazioni sportive dilettantistiche.
In buona sostanza tutte le esenzioni che erano state previste inizialmente dalla legge sulla fattura elettronica, sono state lavate via con un colpo di spugna. Anche le partite IVA con ricavi o compensi fino a 25.000 euro nel 2024 dovranno adeguarsi alla Fisco digitale.
Fattura elettronica: obbligo per i forfettari le linee guida
La fattura elettronica è una realtà dal 2019 per molte aziende che siano di piccole o di grandi dimensioni. Inizialmente era stata prevista per alcuni contribuenti la possibilità di godere di una sorta di esenzione. Insomma non erano obbligati ad emettere e ricevere fattura in formato elettronico. Fatta salva la possibilità poi di, aderire a tale sistema in maniera completamente volontaria.
Dal 1 luglio 2022 però l’utilizzo del sistema della fattura elettronica non sarà più solo volontario, ma obbligatorio. L’obbligo delle fatture elettronica anche ai forfettari va a braccetto con l’introduzione delle sanzioni destinate a chi non utilizza il POS.
Tornando alla fattura elettronica obbligatoria inizialmente erano esonerati dall’obbligo:
- soggetti passivi in regime di vantaggio;
- i soggetti passivi in regime forfettario;
- le attività commerciali con proventi per un importo non superiore a euro 65.000, ovvero le associazioni sportive dilettantistiche.
Gli unici al momento ancora esonerati sono i titolari di partita IVA con ricavi fino a 25.000 euro di ricavi e compensi. Esonero, questo, valido fino al 2024, quando anche loro avranno l’obbligo di fatturazione elettronica.
Termini di emissione
Come successo anche nel periodo iniziale di introduzione della fatturazione elettronica è stato previsto un periodo di transizione per quello che riguarda le applicazioni delle sanzioni. In particolare dal 1 luglio al 30 settembre l’emissione della fattura può avvenire entro il mese successivo all’operazione effettuata.
A tal proposito occorre ricordare che l’emissione tardiva della fattura elettronica prevede una sanzione che va dal 5 al 10% dei corrispettivi non documentati o registrati. L’importo può andare da un minimo di 250 euro a 2.000 euro.
Per permettere a tutti di abituarsi a questo nuovo cambiamento è stato previsto il pugno leggero, nell’attesa che tutti si mettano in regola. Occorre comunque precisare che ad oggi non erano pochi i forfettari che in piena autonomia avevano comunque deciso di adottare il sistema di fattura elettronica, affidandosi a piattaforme come FatturaPro. Per qualsiasi informazione in merito è possibile accedere al sito fatturapro.click
Fattura elettronica: l’attuazione
Le modalità di emissione della fattura elettronica, anche per i forfettari e per i nuovi soggetti obbligati sono le stesse utilizzate fino a questo momento da tutti i possessori di Partita IVA. Ricordiamo a tal proposito che la fatturazione elettronica è stata il pilastro di una riforma fiscale sempre più orientata verso la digitalizzazione di qualunque ambito lavorativo.
Inizialmente vista come una complicazione nella gestione dell’intero lavoro, fin dal primo anno di entrata in vigore è stato chiaro che la fattura elettronica è in grado di semplificare e di snellire l’intero lavoro. Nessun documento cartaceo, se non la copia di cortesia che viene concessa a chi vuole tener traccia dei propri acquisti, un sistema semplice e snello.
Esattamente come hanno potuto fare tutte le partite IVA che già dal 2019 utilizzano la fatturazione elettronica, anche i forfettari potranno avvalersi di software gestionali semplici da utilizzare, che sottoscrivendo un abbonamento permettono di emettere e ricevere fatture in formato elettronico. Ne è esempio FatturaPro che mette a disposizione il suo portale per la gestione dei documenti fiscali in maniera veloce.
In pochi click si possono emettere fatture e inviare in maniera diretta al proprio commercialista, per poter velocizzare anche il suo di lavoro. Un sistema lavorativo che è stato rivoluzionato da questo sistema che sembrava solo un’arma per contrastare l’evasione fiscale, invece si è rivelato il vero braccio destro dei professionisti che vogliono snellire le procedure burocratiche in cui spesso si trovano, loro malgrado, incastrati.