Cucinare è da sempre considerato l’hobby per eccellenza, soprattutto in Italia, dove il cibo ha un significativo valore culturale. Divertimento, convivialità, familiarità sono tutti elementi che si inseriscono a pieno diritto in questa attività, che non consiste solo nel miscelare ingredienti e cuocerli. Ad aggiungersi a questo quadro, vi sono recenti studi a favore dell’ipotesi che cucinare abbia capacità terapeutiche. Nasce allora la cosiddetta cooking therapy: vediamo di che si tratta e come praticarla senza spendere una fortuna.
Cooking therapy: cos’è e che benefici offre?
La cooking therapy segue un po’ il filo logico della garden therapy: un hobby che diventa anche salutare, perché consente ad esempio di distrarsi, rilassarsi e di combattere lo stress. Si parla di una vera e propria terapia perché, durante i momenti più caldi della pandemia, la cucina ha aiutato concretamente le persone a vivere un lockdown meno ansioso e opprimente. Ci sono diversi studi scientifici che confermano il potenziale curativo di attività come il cucinare, che giova non solo all’umore, ma anche al cervello.
Stando alle ricerche, infatti, la mente di chi cucina spesso ha una densità neuronale superiore alle altre, per via dell’attenzione richiesta nelle varie attività manuali da svolgere in cucina. Basti pensare a quando si affettano i salumi e le verdure, o a quando si usano tante padelle contemporaneamente. In altre parole, le attività in cucina allenano la mente e la coordinazione occhio-mano, oltre ai riflessi, diventando così una vera e propria palestra per noi. In sintesi, è una manna per chi desidera potenziare le proprie sequenze motorie.
Cucinare, tra bollette e altre spese
Non è una novità: cucinare è una passione che costa. Per prima cosa ci sono gli ingredienti da acquistare e se si punta a materie prime di qualità le spese salgono, e non di poco. In secondo luogo, destreggiarsi fra i fornelli produce dei costi, in quanto si consumano gas, energia elettrica e acqua. Per non gravare eccessivamente sulla bolletta ci si può informare, ad esempio tramite l’approfondimento sulle offerte gas casa di wekiwi, su quale sia la scelta migliore tra mercato libero e a maggior tutela.Ridurre la spesa delle utenze renderà questo hobby molto più abbordabile, a maggior ragione se si adottano anche altri accorgimenti.
Fra questi, ridurre l’utilizzo di elettrodomestici elettrici e prediligere la manualità; fare attenzione alla scadenza degli ingredienti e dargli nuova vita quando possibile. Spesso capita di dimenticare in frigo alimenti che col tempo divengono inutilizzabili: si tratta sia di uno spreco alimentare che di uno spreco economico. Per questo sarebbe bene, di tanto in tanto, fare un giro nel proprio frigo ed esaminarne il contenuto accuratamente. Laddove ci si trovi davanti a ingredienti passati ma ancora commestibili, è possibile sfoderare la creatività per riutilizzarli, e in questo le nonne hanno tanto da insegnarci: un esempio è il pane raffermo, che può essere trasformato in ottimo pan grattato.