Poker e Horror: un connubio poco esplorato

Poker e Horror: un connubio poco esplorato

827
0
CONDIVIDI

In verità la parola “azzardo” disvela già un Thriller: non si entra in una stanza dove l’azzardo è la regola a cuor leggero; una serata di giochi è una serata dove le situazioni si evolvono, ma dipende dalla direzione che prendono queste situazioni.

SI apre un mondo se si vuole percorrere l’ambito dell’arte, della fumetteria, della narrativa, a volte della cronaca.


In Italia vengono in mente i famosi anni di piombo, gli anni delle storie di malavita dove nelle bische si incrociavano persone diversissime tra di loro unite da un filo di brivido: bella gente dell’alta società magari in preda al vizio del gioco.


Queste persone, danarosi come no, andavano a giocare anche a poker ed in posti ritenuti “a rischio”, in ispecie dove la legalità non esisteva e dove chi comandava erano i capi della malavita di allora, uno tra tutti il Re delle bische di Milano: Francis Turatello.


Poi sono arrivate le altre Mafie e da Angelo Epaminonda detto “il Tebano” si passa alla Mafia Cinese che riesce a unire i suoi giochi tipici al Poker o allo Chemin de  Fer.

In specifico ci sono dei giochi poker che regalano tanta ispirazione per storie tragiche ma anche per vicende che possono diventare tragicomiche e boccaccesche e lì vola la fantasia per l’ambientazione: quante serate tra ragazzi giocando a poker sono finite pensando che, forse, era meglio inserire qualche variante per scaldare la serata?

L’immaginario del poker diventa ancora più noir quando è in grado di unire il thriller della sfida al brivido dell’horror, quando, appunto, una ardita rappresentazione artistica tipica del Cinema d’autore, riesce a creare un collegamento tra il binomio vittoria/sconfitta con il derby sempiterno tra vita e morte.

Ed in questo campo gli esperimenti sono stati tanti ma, in Italia, ha fatto scuola Dario Argento che, con la sua proverbiale spregiudicatezza è riuscito ad unire il tratto dell’esistenzialismo oscuro alla paura, quella vera, quella che morde, quando il Video-poker mortale diventa una sfida allo Stato lanciata dal protagonista del film : Il cartaio.

Sullo sfondo la rete mercuriale per eccellenza: il web dove Mercurio sta per gioco ma anche per inganno e dove un serial killer si sente a casa contro una giovane ispettrice di PS Stefania Rocca.


L’esperimento di Dario Argento è stato peculiare, non molto amato dalla critica ma sicuramente interessante, sperando che qualcuno lanci un remake.

Nessun commetno

Lascia una risposta: