La crisi economica innescata dal Covid ha riportato in auge un fenomeno che aveva assunto proporzioni notevoli dopo l’esplosione della bolla dei mutui Subprime e la successiva gelata la quale aveva colpito l’economia globale. All’epoca, infatti, molti italiani per cercare di dare respiro al bilancio familiare, avevano optato per la vendita dei gioielli, in particolare quelli in oro. Trovando una risposta massiccia da parte dei compro oro, sorti a migliaia lungo il territorio peninsulare.
Un fenomeno che è tornato a fare capolino nel corso degli ultimi mesi, quando le chiusure forzate delle attività economiche non indispensabili hanno spinto nuovamente molte persone ad optare per questa via, anche in considerazione di risposte puntuali dalla politica. Vediamo dove vendere oro e quali accortezze seguire.
Il ritorno dei compro oro
Se i compro oro sono tornati a crescere in ogni angolo del territorio italiano, il motivo è da ricercare nel fatto che il classico banco dei pegni di un tempo è ormai visto come una soluzione inadeguata di fronte ad una situazione economica tale da obbligare a soluzioni radicali. Molti non sperano più di poter tornare in possesso dell’oro di famiglia e puntano quindi a massimizzarne la cessione. Individuando proprio nel compro oro la soluzione più adeguata.
A favorire questo atteggiamento è anche il fatto che queste gioiellerie si presentano solitamente con l’immagine accattivante della massima valutazione, reclamizzata dai cartelli apposti sulle vetrine. Una pubblicità la quale, però, deve essere considerata assolutamente ingannevole.
Non esiste la massima valutazione
In effetti, la massima valutazione reclamizzata dai compro oro, può essere considerata alla stregua del classico specchietto per le allodole. L’oro, infatti, ha una valutazione ufficiale, quella che viene fornita due volte al giorno da un apposito organismo della Borsa di Londra. Cui dovrà attenersi qualunque gioielliere per poter stabilire il proprio livello di guadagno.
Naturalmente ogni esercente ha una sua politica commerciale. Per evitare che la transazione possa avvantaggiare solo il compro oro, si dovrebbe avere l’accortezza di prendere visione della quotazione aggiornata del metallo prezioso, prima di entrare nella struttura scelta per la vendita.
Occorre pesare l’oro, prima di venderlo
Altro accorgimento da adottare per evitare raggiri, è poi quello relativo alla pesatura dell’oro che si intende vendere. Basta infatti che tale operazione condotta dal titolare del compro oro nasconda un paio di grammi, quindi una quantità irrisoria, per spostare tutta la convenienza dalla sua parte.
Il modo migliore per impedire raggiri consiste proprio nel pesare il proprio oro. Per farlo ci si può rivolgere ad un gioielliere di fiducia, oppure acquistare una delle particolari bilance da lui usate per provvedere personalmente all’operazione. Occorre infatti sottolineare che se è obbligatorio per legge utilizzare bilance tarate alla perfezione, non è assolutamente detto che la controparte non provveda a modificare la bilancia in modo da assicurarsi un indebito vantaggio.