Nella mattina di sabato gli agenti della Polizia di Stato – Squadra Volante sono intervenuti all’interno di un noto albergo nella zona nord della città per la segnalazione, giunta in banca dati, di due cittadini marocchini, un uomo e una donna, ricercati per pratiche inerenti alla loro posizione sul territorio nazionale.
Una volta sul posto, gli Agenti, dopo i primi controlli, hanno trovato i due in possesso di regolari documenti, ma mentre se ne stavano andando, la loro attenzione è caduta su un gonfio pacchetto di banconote, adagiato su un ripiano della camera e dalla curiosa colorazione verde smeraldo.
Insospettitisi, gli Agenti hanno scoperto essere denaro falso.
I due pertanto sono stati accompagnati presso gli uffici della Questura per più approfonditi accertamenti, appurando che le banconote erano sicuramente falsi. Esse infatti, pur potendo essere scambiate per originali da un occhio distratto o nei pagamenti quotidiani, presentavano una colorazione più accesa delle banconote originali.
Inoltre, i falsari non erano riusciti a riprodurre con perfezione la stampigliatura olografica presente sulle banconote. Anche al tatto le banconote apparivano solo lievemente diverse dalle originali circostanza che rendeva particolarmente insidiosa la loro spendita.
Negli uffici di Polizia l’uomo è stato identificato compiutamente per un cittadino marocchino in possesso di numerosi alias, pregiudicato e recentemente scarcerato, mentre la donna, che attestava la propria identità per mezzo di una carta di identità in pessimo stato di conservazione, al controllo dattiloscopico veniva associata a generalità del tutto diverse.
Considerato ciò e considerato che il documento, da più approfonditi controlli, risultava smarrito sei mesi prima, la donna è stata finalmente identificata attraverso i suoi pregressi fotosegnalamenti per le sue vere generalità e denunciata per sostituzione di persona.
Entrambi sono stati denunciati in concorso tra loro per il possesso delle banconote false, queste ultime sequestrate e poste a disposizione dell’Autorità Giudiziaria