Il campionato del Parma riparte da zero. Dopo aver messo in archivio una prima parte di stagione decisamente negativa, con appena 13 punti raccolti al giro di boa della Serie A, i ducali sono attesi da un girone di ritorno in cui non saranno ammessi errori. Gli emiliani di Roberto D’Aversa sono relegati nelle posizioni più basse della classifica e, al netto dei punti conquistati, quello che maggiormente preoccupa in vista dei prossimi impegni è la resa dell’attacco dei gialloblù, capaci di mettere a segno neanche un gol di media a partita (e appena 3 nelle dieci gare disputate in casa sinora).
Dodici mesi fa, al termine del girone di andata della stagione 2019/2020, il Parma era a ridosso delle prime della classe, con 28 punti conquistati ed un settimo posto in classifica (in verità, il sesto posto del Cagliari era distante appena 1 punto al giro di boa) che premiava gli sforzi fatti dalla società emiliana in tutto questo tempo. Con un Dejan Kulusevski in meno (intanto passato in estate alla Juventus), il Parma di quest’anno si è trovato subito in enorme difficoltà ed il sodalizio ducale è stato costretto ad un campionato di rincorsa e fatica.
Qualcosa sembrerebbe essere però cambiata, anche perché la finestra invernale di calciomercato ha portato tante novità in seno alla società gialloblù. Una mano potrebbe arrivare anche dal calendario che, almeno per quanto riguarda gli impegni di campionato previsti a febbraio e a inizio marzo, vedrà i ducali scendere in campo contro squadre di centro-bassa classifica, ragion per cui è lecito ipotizzare ad un inversione di rotta per gli uomini di D’Aversa, tra le squadre meno favorite nella corsa salvezza secondo tutti i pronostici Serie A.
Ecco i nuovi rinforzi dei ducali: il punto sul mercato.
Le dirette avversarie nella lotta per non retrocedere in Serie B, Crotone e Cagliari su tutte, si sono rinforzate (almeno sulla carta) a gennaio ed anche il Parma ha approfittato della riapertura delle trattative per portare alla corte di D’Aversa sei nuovi giocatori, tra cui ben tre centravanti sui quali si punterà molto per il prosieguo delle ostilità, visti i rendimenti di Roberto Inglese e Andreas Cornelius.
Partiamo, però, dalla retroguardia dove sono arrivati l’ex Bologna e Chievo Mattia Bani e Andrea Conti del Milan (entrambi con la formula del prestito fino a fine stagione). A centrocampo è arrivato invece l’esterno rumeno Dennis Man, prelevato dalla Steaua Bucarest per 15 milioni di euro, un sontuoso investimento per il calciatore (non ancora 23enne) già nel giro della nazionale maggiore che proprio nel 2020 è stato nominato miglior giocatore del suo campionato.
Come si diceva, è nel reparto avanzato che sono giunte le novità più attese. Dal Bayern Monaco è arrivato in prestito (con un’opzione per il riscatto del cartellino a fine anno) il giovane olandese Joshua Zirkzee, una delle tante promesse del vivaio bavarese. L’atleta di Schiedam ha cominciato a giocare nelle giovanili del Feyenoord prima di essere notato e prelevato dal Bayern che lo ha portato a giocare in Germania. Con la seconda squadra dei bavaresi (che milita nella Serie C tedesca), Zirkzee si è messo subito in mostra tanto guadagnarsi la convocazione in prima squadra ed il debutto, al fianco di Robert Lewandowski, in Champions League. Ma l’agguerrita concorrenza nel reparto del Bayern ha, di fatto, costretto Zirkzee a cercare altrove spazio per emergere. E Parma potrebbe essere il posto giusto per esplodere definitivamente.
Sempre in attacco, i ducali sono riusciti a riportare in Italia Graziano Pellè, il calciatore originario del Salento che proprio con i gialloblù aveva giocato la sua ultima stagione in Serie A (nel 2012), prima delle avventure in Olanda, Inghilterra e Cina (rispettivamente con le maglie del Feyenoord, Southampton e Shandong Luneng)
Questi sono i nomi dei giocatori che dovranno contribuire alla salvezza del Parma in questa seconda parte di campionato. Pellè e gli altri rappresentano il giusto mix tra esperienza e vigore giovanile che, mai come in questo momento, potrebbero tornare utile ai ducali nel difficile percorso di risalita in classifica.