Sottrae i codici dell’home banking e si auto-bonifica 10.000 euro: denunciato

Sottrae i codici dell’home banking e si auto-bonifica 10.000 euro: denunciato

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Avrebbe sottratto 10 mila euro dal conto corrente di una inconsapevole donna parmigiana, di 38 anni, dopo averle carpito abusivamente “username” e “pin” necessari per accedere all’home banking.

I Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente lo hanno denunciato: si tratta di un 35enne accusato del reato di accesso abusivo ad un sistema informatico.

Era stata proprio la 38enne a vedere, con grande stupore, che nei giorni scorsi dal proprio conto era stato effettuato un bonifico di 10.000 euro a favore di uno sconosciuto. Un uomo campano già gravato da precedenti – come hanno ricostruito gli investigatori – con cui la donna non ha mai avuto alcun contatto

Inutili i tentavi di farsi ritrasferire i soldi: l’uomo si resa reso da subito irreperibile.

Il Comando Provinciale Carabinieri di Parma ricorda che sono sempre più frequenti le “truffe online” e sempre maggiori i rischi che qualcuno possa appropriarsi indebitamente dei nostri codici di accesso alla rete

Ecco dunque i consigli per evitare di finire nelle trappole dei “furboni” del web.

Eccole:

1. Utilizzare software e browser completi ed aggiornati: il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico.

2. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali: in rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato

del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare su altri siti. Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. In caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.

3. Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio: prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

4. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti: prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i feedback pubblicati dagli altri utenti sul sito che lo mette in vendita. Le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online!

5. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili: per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare.

6. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing…: molti avranno certamente ricevuto qualche strano SMS o mail con richiesta di comunicare i dati per favorire una pseudo “verifica” in atto da parte della banca o dalle Poste. Questa tipologia di mail è detta “Phishing”, termine che tradotto in italiano vuol dire letteralmente “pescare” (se fatto attraverso sms sul cellulare diventa invece “Smishing”).

Ed è quello che i truffatori tentano di fare per accaparrarsi i dati segreti che i correntisti detengono. Queste comunicazioni hanno l’aspetto di una vera e propria mail che la banca o Poste Italiane potrebbe inviare a favore di una “verifica” dei dati: l’obiettivo del testo è quello di invogliare l’utente a comunicare i propri dati che, però, non giungono al proprio istituto, ma a criminali che sfruttano le informazioni per prosciugare i risparmi.

Quindi è molto importante prestare le dovute attenzioni: le Banche e le Poste Italiane non effettuano mai la richiesta di dati sensibili tramite mail perché optano per vie di comunicazione dirette e meno soggette a truffe.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Parma, invita i cittadini a sporgere immediata denunciai.

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