Nella mattina di martedì, gli agenti della polizia della questura di Parma, nel corso del servizio di vigilanza nei pressi della stazione lungo i viali Falcone e Borsellini, hanno notato tre cittadini agire con fare sospetto e li hanno fermati per sottoporli ad un controllo documentale.
I tre cittadini, dichiaratamente albanesi, hanno mostrato i passaporti da cui si evinceva il loro regolare ingresso in area Schengen. Gli agenti però, hanno iniziato a sospettare dei tre dopo che i controlli incrociati con la banca dati in uso delle forze di polizia non avevano dato risultati per i tre uomini, che risultavano completamente sconosciuti. I tre, dunque, sono stati accompagnati in questura per ulteriori controlli.
Arrivati in questura, i tre uomini si sono sottoposti al sistema di rilevazione con impronte digitali, da cui è emerso che due dei tre erano già noti alle forze dell’ordine, ma con un nome diverso. I due uomini infatti, erano già responsabili di un furto in abitazione, e dopo essere stati arrestati erano stati espulsi dall’Italia, dove non avrebbero potuto fare ritorno per i successivi cinque anni. L’espulsione era stata eseguita, con gli uomini accompagnati a Verona e imbarcati su un volo diretto in Albania.
Ciò constato e verificato il loro reingresso illecito sul territorio, gli Agenti, dandone immediata notizia al sostituito procuratore della Repubblica di turno e al difensore, traevano immediatamente in arresto i due soggetti, sequestrando i passaporti degli stessi poiché utilizzati o comunque pertinenti al reato. Si procedeva su disposizione del PM di trattenere i due soggetti presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del procedimento per direttissima del giorno seguente.
Il terzo uomo, a sua volta, irregolare sul territorio italiano, veniva collocato allo stesso modo presso le camere di sicurezza dell’ufficio immigrazione.
Il giorno seguente, mercoledì (ieri, ndr) i tre uomini sono stati processati per direttissima, con il giudice che ha convalidato l’arresto nei confronti dei due uomini entrati irregolarmente nel nostro paese. I due hanno patteggiato una condanna ad un anno di reclusione, e sono stati tradotti in carcere.
Il terzo soggetto con cui si accompagnavano, invece, poiché irregolare sul territorio nazionale, verrà espulso nella giornata odierna dalla Polizia di Stato con accompagnamento coatto in frontiera.