Lunedì scorso le Volanti della Questura di Parma hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di due minorenni d’origine nomade responsabili di tentata rapina impropria.
Alle 11.15 una cittadina abitante in Via Ottavio Ricci ha segnalato al 113 due giovanissime ragazze che si erano arrampicate sul balcone di un appartamento al piano rialzato del civ. 3 e stavano tentando di entrare nell’appartamento dalla porta finestra.
Mentre la richiedente è rimasta in costante contatto telefonico con l’operatore del 113 descrivendo la dinamica dei fatti, il marito è sceso in strada e ha tentato di bloccare le due che nel frattempo, vistesi scoperte, stavano cercando di allontanarsi. Questi le ha raggiunte a pochi metri di distanza nell’adiacente Via Ferrari e ha cercato di trattenerle in attesa dell’arrivo della Polizia.
Le due hanno però reagito con violenza: entrambe prima inveendo contro di lui dandogli del “pedofilo” poi sputandogli e colpendolo con calci alle gambe e con uno zainetto.
Giunta sul posto, la pattuglia ha definitivamente bloccato le due giovani che alla vista della Volante stavano nuovamente tentando la fuga. Da un primo sommario controllo sul posto, una delle due ragazze è stata trovata in possesso di una torcia di piccole dimensioni ed un ritaglio in plastica semirigido (oggetto che notoriamente viene utilizzato dai ladri d’appartamento per aprire le porte) e di un mazzo di circa 15 chiavi di cui non ha saputo giustificare il possesso, mentre a sua volta la seconda è stata trovata in possesso di una torcia contenuta nello zainetto. Nelle fasi della tentata fuga, alle giovani erano anche caduti in terra 2 cacciaviti che tenevano nascosti sotto i vestiti. Tutto il materiale è stato sequestrato.
Condotte in Questura, le due giovani, sprovviste di qualsiasi documento, al termine di complessi accertamenti sono state identificate per S.V. e L.G., entrambe di 15 anni d’età e pluripregiudicate. Una delle due si era dichiarata tredicenne (quindi per la legge italiana non imputabile). sussistendo fondati dubbi sulla sua età è stata portata in ospedale dove, grazie ad una radiografia della mano, le è stata attribuita un’età certa di almeno 15 anni.
Le due sono state pertanto tratte in arresto per i reati in concorso tra loro di tentata rapina impropria, lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere, L.G. anche indagata per false generalità, e su disposizione del P.M. di turno della procura della repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, associate al Centro di Prima Accoglienza per Minori di Bologna in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. L’arresto è stato convalidato e il Gip del Tribunale dei minorenni di Bologna ha disposto, su richiesta della Procura, la misura cautelare del collocamento in comunità.