Ieri, in un incontro con i CCV Cittadella e Lubiana San Lazzaro, è partito il percorso partecipato con la città, per arrivare ad una progettazione condivisa che porti ad una ristrutturazione del Tardini che lo porti ad essere davvero lo stadio ti tutti i parmigiani. L’idea è quella di dotare la città di uno stadio sostenibile, moderno ed attrattivo.
La nuova proprietà ha voluto (e di questa la ringrazio) coinvolgere tutti gli stakeholder in una fase preliminare, prima dello sviluppo vero e proprio del nuovo progetto, in modo da recepire le istanze che provengono dal territorio. Come amministrazione abbiamo posto alcuni punti fermi: no consumo di altro suolo, forte investimento sulla qualità energetica dell’impianto e funzioni che creino valore per il quartiere, non solo per la società sportiva.
Abbiamo scelto di partire dai consigli di quartiere perché sono coloro che vivono ogni giorno quel pezzo di città e sono loro a cui abbiamo voluto chiedere come poter migliorare la qualità della loro vita. Sono stati toccati tanti temi, tutti interessanti: la mobilità il giorno della gara, ma anche il resto della settimana, le funzioni che si insedieranno, la riqualificazione energetica, l’impatto sul commercio e sui residenti.
Non voglio nascondermi e lo dico chiaramente: è emerso anche il tema della delocalizzazione dell’impianto, ma fintanto che avrò la responsabilità politica non supporterò mai nessun progetto che preveda di andare a sottrarre oltre 10mila metri quadri di campagna. E’ una questione di modello di sviluppo e di serietà verso i nostri elettori: lo avevamo scritto nel programma elettorale e intendo rispettare l’impegno preso.
Entro la fine di gennaio incontreremo anche tutti gli altri soggetti interessati dall’intervento, tra cui il mondo del tifo organizzato, le associazioni del commercio, l’istituto comprensivo Puccini, Prefettura, Questura, Vigili del Fuoco, Arpa, Soprintendenza. Seguiranno altri incontri, con i ccv ne abbiamo programmati ulteriori 2, in modo da fare del Tardini lo stadio di tutti.