A bordo di un’auto rubata tenta di fuggire ai poliziotti e poi...

A bordo di un’auto rubata tenta di fuggire ai poliziotti e poi li minaccia con uno scalpello

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A far scattare tutto è stata la segnalazione pervenuta attraverso il sistema di rilevazione automatico delle targhe. E’ grazie a quello che sabato mattina gli uomini della  Squadra Volanti sono intervenuti in strada Traversetolo, zona Botteghino, alla ricerca di  una Fiat 500 di colore nero con tetto bordeaux rubata nella notte del 10 dicembre.

L’auto, particolarmente riconoscibile per la sua colorazione, è stata intercettata proprio al Botteghino, ma, nonostante l’intimazione dell’alt e la segnalazione con i sistemi di emergenza, il conducente non si è fermato. Anzi, ha aumentato la velocità e, una volta che la vettura è stata raggiunta dalla Volante, si è allargato sulla corsia di sorpasso, tagliando la strada ai poliziotti.

Nel frattempo, è arrivata un’altra volante ed il conducente, vistosi bloccato, ha svoltato su via Salvini fermandosi. Raggiunto dagli agenti, l’uomo, evidentemente non rassegnatosi alla cattura, ha aperto lo sportello ed afferrava uno scalpello da legno custodito sul sedile del passeggero, brandendolo minacciosamente.

I poliziotti sono però riusciti a disarmarlo ed a bloccarlo per poi condurlo, insieme al mezzo, negli uffici della Questura. La perquisizione del veicolo ha permesso di trovare una modica quantità di stupefacente ed evidenziato i segni di una recente assunzione della droga.

Da accertamenti nella banca dati in uso alle forze di polizia si è immediatamente risaliti alla proprietà del mezzo, noleggiato presso una nota società e sottratto all’utilizzatore mentre era parcheggiato sotto la sua abitazione.

Per l’uomo bloccato, un cittadino albanese privo di qualsiasi residenza in Italia, e visto il fondato pericolo di fuga ed i gravissimi indizi di colpevolezza, è stata adottata la misura precautelare del fermo, ed è stato condotto nel carcere di via Burla.

Martedì si è svolta innanzi al GIP del Tribunale di Parma l’udienza di convalida del fermo che ha visto l’uomo indagato per i reati di ricettazione e di resistenza a pubblico ufficiale ed è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere in attesa del giudizio di merito.

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