Monte Paschi Siena: richiesta danni aperta a tutti i risparmiatori

Monte Paschi Siena: richiesta danni aperta a tutti i risparmiatori

840
0
CONDIVIDI

Sono in arrivo novità per i risparmiatori MPS traditi. Mentre Confconsumatori lavora per ottenere i risarcimenti dei propri associati costituiti nel processo penale MPS II filone, da poco concluso, si apre la possibilità di inviare richieste di ristoro, in sede civile, anche per gli azionisti che, per vari motivi, non si erano costituiti nel processo.

Occorre, però, anzitutto bloccare da subito i termini di prescrizione, inviando una lettera che Confconsumatori mette a disposizione presso tutte le proprie sedi.

PUBBLICITÀ

A metà ottobre 2020 si è concluso, infatti, il processo in cui Confconsumatori era stata ammessa come parte civile insieme ai propri associati, rappresentati dall’avvocato Luca Baj, con la condanna in primo grado dei vertici della Banca per i bilanci che, sostanzialmente, vanno dal 2008 al 2015. Dopo la conclusione del processo, Confconsumatori si è impegnata prioritariamente per ottenere un effettivo risarcimento per chi era costituito, ma non sono mancate le richieste di azionisti MPS esclusi dal processo che – alla luce della sentenza – hanno espresso la volontà di ottenere un ristoro dei danni patiti in conseguenza all’eccessiva svalutazione delle azioni.

CHI PUO’ CHIEDERE I DANNI – A parte chi era costituito nel processo (e che non dovrà – per ora – fare nulla), possono avanzare una richiesta di risarcimento tutti coloro che sono o sono stati titolari di azioni della Banca Monte Paschi di Siena tra il 2008 ed il 2015 e quegli azionisti che hanno rivenduto i titoli della banca nel periodo in oggetto, accusando una forte perdita patrimoniale.

COSA FARE ORA – Per gli azionisti esclusi dai processi penali, si apre ora la possibilità di un’azione civile (singola o collettiva) fondata sulle conclusioni del processo penale, ma occorre prudenzialmente attendere eventuali appelli. Nel frattempo, Confconsumatori suggerisce a tutti gli interessati di interrompere prima di tutto la prescrizione, per non far decadere il diritto al rimborso. A tal proposito l’associazione ha predisposto una bozza di lettera disponibile presso tutte le sedi territoriali.

LE PROSPETTIVE – Confconsumatori, lo scorso ottobre, ha lanciato un appello alla Banca e al Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’apertura di un tavolo di lavoro al fine di evitare nuovi contenziosi e di garantire le coperture necessarie ai risparmiatori che hanno diritto ai rimborsi. L’intento dell’associazione è, infatti, quello di evitare ai risparmiatori danneggiati i costi e gli inevitabili rischi che comporterebbe l’avvio di nuove cause civili. Confconsumatori, d’altra parte, aveva richiesto che gli azionisti MPS fossero inclusi da subito tra i beneficiari del FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori).

CONTATTI – Gli interessati possono scrivere a [email protected] oppure contattare una delle sedi territoriali dell’associazione: https://www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori/.

Nessun commetno

Lascia una risposta: