Prime applicazioni nel territorio della nostra provincia per l’istituto del divieto di accesso urbano, più conosciuto dalla cronaca come D.A.S.P.O. Urbano.
Previsto dal decreto-legge 20 febbraio 2017 n. 14, convertito con Legge 18 aprile 2017 n. 48, questostrumento si ispira ad analoghi istituti del diritto britannico come gli “anti social behaviour orders” e fonda una nuova misura di prevenzione atipica a tutela del bene giuridico della sicurezza urbana, intesa come bene pubblico che afferisce alla vivibilità ed al decoro delle città.
La tutela di questo primario interesse viene perseguita attraverso un inasprimento della risposta sanzionatoria ordinamentale nei confronti di condotte già autonomamente punite. Ci si riferisce qui alla pubblica ubriachezza, ai comportamenti contrari alla pubblica decenza, all’esercizio abusivo del commercio su pubblica via e all’attività abusiva di parcheggiatore.
In più vengono previste come sanzionabili tutte quelle eterogenee condotte che, di fatto, impediscono la libera e sicura fruizione di infrastrutture fisse o mobili di pubblico trasporto e delle aree sensibili previste dai regolamenti di polizia urbana.
All’accertamento di queste condotte, ai sensi dell’art 10 della normativa citata, conseguirà un ordine di allontanamento dalla zona in cui è stata posta in essere per una durata massima di 48 ore.
Nel caso di accertamento della violazione di questo ordine nelle 48 ore, oltre all’inflizione di una sanzione raddoppiata, il soggetto viene sottoposto all’attenzione della Divisione Anticrimine della Questura.
Con provvedimento del Sig. Questore debitamente motivato, viene valutata l’effettiva possibilità eprobabilità che il soggetto commetta nuovamente una condotta pregiudizievole.
In caso di valutazione positiva, a tutela della sicurezza del luogo e dell’intera cittadinanza, vieneemesso il vero e proprio DASPO URBANO un più gravoso ordine di allontanamento con durata variabile fino a dodici mesi.
Si specifica che la violazione di questo ordine è considerata reato ed è punita con la pena l’arresto da sei mesi ad un anno.
Questo istituto, nel nostro comune, ad oggi ha visto in qualità di proposti per il DASPO URBANO quattro soggetti, rintracciati sul territorio in violazione della normativa predetta da parte degli equipaggi della Polizia di Stato.
Due di questi, per aver di fatto impedito ed ostacolato l’ingresso e la fruizione delle infrastrutture della stazione ferroviaria, soggetti per i quali vi è stata una stretta collaborazione con la Polizia Locale; una invece per aver impedito con accattonaggio molesto l’ingresso a due centralissime chiese poste su Via Garibaldi. Infine, il più recente ha visto come destinataria una donna di nazionalità etiope classe 1980 che con il suo turbolento comportamento, ed in quanto già sottoposta ad avviso orale del Questore di Parma, ha più volte turbato la vivibilità ed il decoro dell’area di piazzale della Pace.
Si auspica che l’adozione di questo provvedimento, come era nella originale ratio del Legislatore,contribuisca a riqualificare il tessuto locale con l’eliminazione dei fattori di marginalità ed esclusione che spesso vengono rafforzati dalla frequentazione di determinati luoghi. Lo strumento sarà esteso ad altre aree della città per reprimere degrado ed inciviltà.