“Facendo seguito a quanto affermato dal sig.Sindaco durante la trasmissione Parma Europa del 17-11-2020, consigliamo di fare un’indagine su chi nel 2019-2020 ha abbassato i canoni di locazione su immobili commerciali o su chi ha stipulato nuovi contratti con sconti rilevanti rispetto ai vecchi canoni o sul valore medio di mercato.
Lo informiamo anche che i valori assegnati dai maggiori istituti di credito nazionali agli immobili a Parma sono nettamente superiori ai valori delle transazioni, quindi chi vende o eredita potrebbe incorrere in accertamenti da parte dell’agenzia delle entrate.
Qui oltre alla crisi economica si è aggiunta una politica locale scellerata.
Riteniamo che anziché accusare una categoria l’amministrazione dovrebbe agire concretamente con interventi che non necessariamente debbono essere onerosi per l’ente. Bisogna agire per favorire accessi alla città e non blindarla, come ad esempio trovare soluzioni condivise per l’accessibilità a immobili commerciali, soprattutto in centro storico-oltretorrente, in cui è strutturalmente difficile il superamento delle barriere architettoniche.
I disabili e le loro famiglie, più che altro, hanno bisogno di aiuti concreti e non essere obbligati a sostenere cause onerose contro l’amministrazione comunale per difendere i propri diritti, come ci risulta avvenga in questo Comune”.
Così il Comitato Parma in Centro.