Un traguardo storico per i Bitcoin quello dei 20mila dollari. Il massimo storico toccato a fine 2017 che tutti stanno aspettando da quando la criptovaluta, il 18 Maggio 2020, ha superato il suo terzo Halving.
Dopo il disastroso crollo di Marzo il Bitcoin è tornato ad essere un asset interessante per molti investitori. Non pochi, infatti, non attendevano momento migliore per riempirsi le tasche di tokens BTC i quali da mesi orbitavano intorno a quota 9mila dollari.
Un abbassamento di prezzo rapido che, contrariamente a quanto molti temevano, non ha affatto segnato la fine della madre di tutte le criptovalute ma l’ha riportata fortemente in auge.
Se qui puoi capire come investire sui bitcoin, il punto della questione resta sempre e comunque comprendere le motivazioni di un simile rialzo miracoloso (da Marzo a oggi, infatti, il Bitcoin ha più che quintuplicato la sua quotazione).
Il rialzo del Bitcoin: tra Halving e whales
Un risultato miracoloso, quello del Bitcoin. Dopo le numerose figuracce fatte da McAfee sui social circa i suoi dubbi strumenti di analisi delle criptovalute, infatti, il Bitcoin sembrava essere destinato ad un lungo periodo di stagnazione.
In non pochi ormai individuavano la quota dei 9mila dollari come reale valore della criptovaluta. Si trattava di una generale perdita di interesse nonostante i tanti analisti che continuavano a rassicurare il pubblico di retail traders circa le potenzialità della criptovaluta che ancora rimanevano inespresse dalla sua quotazione.
Del resto si trattava di una questione spinosa: come quantificare le potenzialità di un asset integralmente digitale e privo di alcun “valore intrinseco”?
Poi, l’inaspettato. Prima il Covid-19 e poi l’halving, un evento scriptato del BTC per l’auto-controllo dell’inflazione.
Halving Bitcoin: il perché dell’attesa
L’Halving Bitcoin è un evento scriptato che sancisce il dimezzamento delle ricompense per le mining pools. Ogni volta che viene raggiunto un obiettivo (espresso in numero di blocchi minati), infatti, il Bitcoin affronta un Halving.
In questo modo, andando a dimezzare le ricompense, si sancisce automaticamente anche il tetto massimo di token che possono essere immessi sul mercato e, in generale, il livello di inflazione della cripto-moneta.
Uno stratagemma ideato da Satoshi Nakamoto che storicamente ha portato il BTC ad affrontare enormi e rapidi rialzi nell’arco dei mesi successivi all’evento.
Gli storici investitori in Bitcoin sicuramente ricoreranno il +2.000% del 2017 e il +1000% del 2012/2013. Eventi che hanno portato per gli anni successivi la parola “Bitcoin” sulla bocca di qualsiasi trader, principiante o esperto che fosse.
Ebbene, non è errato aspettarsi simili risultati anche in occasione del terzo Halving. Per il momento gli analisti sono concentrati nell’individuare quale sarà il segnale di inizio della corsa al rialzo.
La corsa a quota 20mila attualmente è l’evento più monitorato.
Le whale sui Bitcoin
Un altro segnale positivo proviene dalle whale, ovvero grosse transazioni effettuate online in BTC. Questi eventi hanno effetti inaspettati sulle quotazioni del BTC in quanto influiscono sul sentiment dei trader.
Una whale, infatti, può tanto provocare un crollo quanto un violento rialzo del valore del Bitcoin. Nel caso in cui la transazione dovesse, infatti, essere effettuata in un periodo di forte prevalenza dei volumi sugli investimenti long, essa si convertirebbe in un ulteriore disponibilità di tokens da acquistare.
Questo potrebbe generare una corsa all’acquisto che farebbe salire il prezzo dei token, come successo all’inizio di Novembre 2020.
Al contrario, nel caso in cui le whale dovessero verificarsi in corrispondenza di un panic selling (come avvenuto nei primi giorni di Marzo), queste andrebbero semplicemente a peggiorare la situazione, convincendo ancor di più gli investitori sulla incapacità del titolo di rimbalzare sulle linee di Supporto.
Riuscire ad analizzare bene il sentiment di mercato, dunque, permette di riuscire a sfruttare le whale a proprio vantaggio e ottenere validi risultati su speculazioni rapide e tempestive.