La successiva, inevitabile perquisizione nell’ abitazione ha permesso di trovare trentasette ulteriori esemplari di Pispola congelati. Questi piccoli uccelli dal “becco fine” prevalentemente insettivori, oggi protetti, costituivano la base per un tradizionale piatto delle regioni alpine la “polenta e osei”.
Oggi questa tradizione sopravvive in particolare nel bresciano, zona di provenienza anche del bracconiere fermato, dove nel mese scorso due Carabinieri Forestali che prestano servizio nel parmense sono stati inviati con un gruppo di una trentina di colleghi di altre regioni per contrastare il grave fenomeno della cattura illegale di animali protetti.
All’uomo fermato sono stati sequestrati l’arma, le cartucce, gli esemplari appartenenti a specie protette e il richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, ed è stato segnalato alla Procura per abbattimento e detenzione di esemplari di avifauna selvatica particolarmente protetta ed esercizio dell’attività venatoria con utilizzo di richiami acustici elettromagnetici.