Hai un problema di sfratto per morosità? Devi sapere che la procedura di sfratto è un percorso complesso e lungo che coinvolge diverse parti come il proprietario di casa e l’affittuario.
Talvolta, anche il giudice qualora non si riesca a risolvere la situazione in maniera bonaria.
Una procedura di sfratto ha una durata media compresa tra sei e 12 mesi.
I costi della procedura di sfratto sono compresi tra i 2.000,00 e i 2.500,00.
I costi così alti sono dovuti in massima parte alle tasse e alle spese vive che il padrone dell’immobile è costretto ad affrontare.
Particolarmente gravosa è l’imposta di registro che il padrone dell’immobile è costretto a pagare qualora richieda un decreto ingiuntivo per tentare il recupero crediti.
Cerchiamo di capire adesso quali sono gli elementi essenziali di uno sfratto
Sfratto: come funziona?
Lo sfratto è un istituto giuridico che sussiste in tre differenti fattispecie.
Nella prima, al termine del contratto di locazione lo stesso non viene rinnovato nei confronti dell’inquilino.
In secondo luogo, vi è la fattispecie nella quale l’affittuario è in ritardo con il pagamento delle rate del contratto di locazione.
In quest’ultimo caso il locatario oltre ad avere la necessità di liberare l’immobile avrà la necessità di procedere al recupero crediti relativo ai canoni di locazione non pagati.
In ultimo luogo, lo sfratto avviene per motivazioni riconducibili alla legge.
In ogni caso, sono necessari alcuni elementi comuni affinché lo sfratto possa essere eseguito.
L’inquilino non deve aver pagato l’affitto nei 20 giorni successivi riportati sul contratto di locazione oppure deve essere presente un ritardo di almeno due mesi per le spese condominiali.
Il procedimento dello sfratto può essere lungo qualora non dovesse trovarsi un accordo. In primo luogo, il proprietario di casa procederà alla notifica dell’intimazione di sfratto nei confronti dell’affittuario.
La notifica dell’intimazione deve essere fatta necessariamente da un legale.
Nel caso in cui la semplice notifica non sortisca effetti il legale incaricato dello sfratto presenzierà all’udienza e richiederà al Giudice l’emissione dell’ordinanza di sfratto esecutiva.
Alla data dello sfratto, se l’inquilino dell’immobile non dovesse essere in grado di portare via tutti i suoi averi, sarà necessario accordare un giorno nel quale le parti si incontreranno per completare il trasloco.
L’ufficiale giudiziario si occuperà di redigere un inventario e individuare le proprietà dell’inquilino rimaste all’interno dell’appartamento.