Le motivazioni
Spesso le coppie entrano in crisi, sia sposate che conviventi, dopo una vacanza, o dopo periodi particolari di distanza l’uno dall’altra, questa volta il carico da novanta sulle situazioni difficili ce l’ha messo il Coronavirus, che obbligando le famiglie a rimanere chiuse in casa a lungo ha permesso l’emergere di attriti caratteriali, e di problemi di dialogo. I problemi che mandano in crisi una coppia sono legati alle abitudini, all’essere disordinati, a essere superficiali, a non avere la capacità di stabilire un dialogo efficace e liberatorio. Durante il lockdown tutte queste cose si sono sommate, creando una vera e propria bomba che ha fatto esplodere moltissime matrimoni. Probabilmente questa convivenza in isolamento forzato ha messo in evidenza anche la fine dei sentimenti, l’incapacità di tolleranza verso tante cose, che con le abitudini quotidiane il lavoro e quant’altro non venivano galla.
Rimanere chiusi in casa per tanti giorni ha creato una consapevolezza negativa sul fatto che non c’era proprio intenzione di portare avanti l’unione di coppia; ecco che entra in gioco l’avvocato matrimonialista roma,Napoli, Brescia, Bergamo, Taranto, molte città italiane sono state coinvolte in un aumento del 30% di richieste di separazione; in effetti questa categoria di avvocati, lavorando in remoto anche durante il lockdown, ha ricevuto decine di messaggi di coppie scontente, in crisi, messaggi che hanno portato alla decisione definitiva di separarsi. La media di mail ricevute da un avvocato matrimonialista secondo la statistica va dalle 30 alle 100 mail ricevute proprio nel periodo del lockdown, le pratiche avviate sono state tantissime e quindi i matrimoni che sono andati all’aria sono davvero molti.
Ci sono stati anche i furbetti che hanno peggiorato la situazione matrimoniale durante la quarantena pensando bene di escogitare vari espedienti per poter vedere l‘amante o il coniuge alla fine se ne è reso conto; perché con la scusa delle code chilometriche ai supermercati qualcuno sgattaiolava a trovare l’amore segreto, qualcun’altra andava a bere con le amiche, a giocare a carte, questi sotterfugi sicuramente a un matrimonio non fanno bene, e nemmeno a una convivenza. Generalmente gli incrementi di richieste per udienze legate alle separazioni matrimoniali avvengono intorno ai primi mesi dell’anno; mentre in questo 2020 invece le richieste sono aumentate proprio dall’inizio della pandemia. Bisogna purtroppo sottolineare che quasi tutte le richieste hanno avuto come conclusione la separazione effettiva. Quindi chi ha esposto al proprio avvocato i malanimi non ha fatto marcia indietro, ma ha proseguito e ha voluto separarsi dal compagno o dal coniuge. Tendenzialmente l’avvocato consiglia sempre di non essere precipitosi, di riflettere su quanto è accaduto, di cercare un punto di pacificazione; ma pare che in questa Era caratterizzata dal Covid-19 non ci sia stato appello per nessuno e le coppie dalla quarantena sono passate inesorabilmente alla separazione.