Un problema che caratterizza questo settore da quando, e si parla ormai di qualche anno, è diventato così diffuso nelle abitudini dei consumatori anche del nostro paese. Il trading online è stato come un fulmine nel cielo degli investimenti, una novità che con il passare del tempo ha conquistato un numero crescente di utenti.
Si parla di investire in rete utilizzando al tecnologia multimediale; ci si collega quindi ad una piattaforma, scegliendo le tante presenti sul mercato, e si inizia ad investire. Solo che per farlo occorre tenere in massima considerazione i potenziali rischi cui si va incontro.
A lanciare l’allarme di recente è stata la Consob, ovvero l’organismo che in Italia è chiamato a vigilare proprio sulle piattaforme che offrono servizi di intermediazione in rete per il trading online. Allarme che è dovuto alla grande diffusione di piattaforme non propriamente sicure, soggetti che spuntano come funghi nel panorama dei broker e che non hanno le garanzie minime per poter operare. In sostanza, piattaforme fuori legge.
Oggi in rete sono tantissime le piattaforme di trading online, la maggior parte delle quali sono regolamentate e di conseguenza sicure in riferimento al loro utilizzo: una piattaforma sicura è un broker che può essere utilizzato senza pericoli di truffe, non si sta parlando di uno strumento che può garantire il guadagno finale.
Che è poi l’obiettivo di chi investe.
Tuttavia investire utilizzando uno strumento a rischio e con l’incombenza di una truffa che pende sulla propria testa non è certamente il massimo. Ecco perché si dovrebbe cercare di affidarsi a broker online che siano in regola, che operino nel rispetto della normativa vigente e che, per restare al territorio italiano, abbiano avuto una regolare autorizzazione ad operare rilasciata dalla Consob.
E proprio il portale della Autorità Italiana per la Vigilanza dei Mercati Finanziari fornisce l’elenco dei broker autorizzati, quindi quelli che operano in regola. Un richiamo quello delle ultime settimane frutto di diverse denunce che si sono registrate nel nostro paese dopo che alcuni trader alle prime armi erano caduti nel tranello di broker che operavano in maniera illegale con il risultato di aver perso i propri soldi.
Un tema che ormai deve iniziare ad essere trattato con cadenza periodica vista la diffusione sostanzialmente capillare dello strumento. Sempre più italiani si affidano alla rete per investire, facendo ricorso a broker online: diventa quindi necessario parlarne il più possibile ed informare gli utenti mettendoli in guardia dai potenziali rischi.