Entrambi sardi, ancora residente nel paese di origine lei, a Salso lui, costretto all’obbligo di firma dopo una serie di aggressioni e furti.
Si sono “incontrati” sui social, avviando una relazione virtuale. Ma l’uomo e’ passato dal romanticismo alle minacce, e per lui si sono aperte le porte del carcere.
Lui, S.B., ha conosciuto la ragazza, che ha un figlio di 10 anni, sui social e hanno iniziato una relazione virtuale, fatta di scambi di foto, video e reciproche masturbazioni online.
Quando la ragazza ha deciso di raggiungere l’uomo a Salso, hanno consumato un rapporto sessuale, poi lui le ha chiesto 350 euro per la prestazione.
La ragazza, attonita, gli ha spiegato di non aver denaro, così l’uomo l’ha minacciata di pubblicare su internet le sue foto e video hard.
Così disperata gli ha consegnato la carta Banco Posta e il pin, permettendogli di prelevare 200 euro. Ma, non soddisfatto, l’uomo le ha chiesto di fare sesso con un amico.
La vittima, allontanatasi con la scusa di chiamare il figlio, ha chiamato prima un amico, poi i carabinieri.
Recuperata e portata in caserma, ha raccontato ai carabinieri tutti i dettagli: a casa dell’uomo i militari hanno trovato la borsa della ragazza, il bancomat e sequestrato il cellulare dell’uomo.
Ma il “gigolo” ha continuato a minacciarla “ritira la denuncia o un mio amico del tuo paese ti fa male alla famiglia, e a tuo figlio”, minacce cui e’ seguita la telefonata dell’amico, un pregiudicato ai domiciliari.
Nei giorni successivi S.B., classe ‘83, e’ stato arrestato per estorsione e minacce.