Lo ha denunciato dopo un tentativo di stupro nei suoi confronti, avvenuto una sera di nove mesi fa, al rientro a casa del convivente. Lui, un 55enne residente a Parma, pretendeva il rapporto sessuale ed ha usato violenza fisica contro la donna, già umiliata da anni di violenze, minacce e maltrattamenti.
Al rifiuto della donna l’uomo ha manifestato tutta la sua violenza, colpendola con alcuni pugni sulla testa ed immobilizzandola al letto. Le mani le bloccavano i polsi ma ha avuto il coraggio di reagire: mordendogli le braccia. Dopo quell’episodio, avvenuto al culmine di una serie di violenze e comportamenti autoritari, la convivente è andata dai carabinieri. Ai militari ha raccontato l’incubo in cui ha vissuto negli ultimi vent’anni: i maltrattamenti, le botte.
Una volta le aveva infilato un dito negli occhi dicendole: Ti tolgo gli occhi così non guardi nessuno”: era possessivo e geloso e pretendeva di controllare ogni minimo spostamento della donna. Davanti al giudice Mattia Fiorentini ha patteggiato due anni di reclusione e un risarcimento all’ex convivente.