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Fidenza: poche aule al Berenini, si va al Cfp. Tagliaferri (FdI) porta il caso in Regione

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La carenza di aule all’istituto Berenini di Fidenza, denunciata da Fratelli d’Italia, diventa un caso anche in Regione. Il consigliere Giancarlo Tagliaferri ha infatti presentato un’interrogazione in proposito, sollevando più di un dubbio sulla questione. A costringere gli alunni delle seconde classi a cambiare sede sarebbe stata l’istituzione del nuovo indirizzo  “moda”. Le prossime seconde classi sono state così dislocate al CFP istituto professionale distante un paio di km dalla sede di via Alfieri .

Avevamo sollevato il problema – dicono ora da Fidenza – visto che i genitori degli alunni coinvolti, non più di 1 anno fa, avevano scelto visitando l’istituto un ambiente diametralmente opposto a quello prospettato; ribadiamo che ci sembra legittimo per i genitori pretendere il rispetto delle Regole e degli accordi presi con l’istituto all’atto della scelta; troviamo inconcepibile buttare fumo negli occhi degli aspiranti studenti e dei propri genitori l’istituto che per sottrarre alunni ad altri istituti, mostrando aule impeccabili e laboratori fantasmagorici; una volta fatti entrare nell’istituto, l’anno dopo li spostano in una struttura che nulla ha a che vedere con quello scelto, la logica prevederebbe che se si devono servire delle aule di Forma Futuro, di proprietà della Provincia,mancando aule nella sede principale,o in attesa di costruzione di una nuova ala,queste siano destinate a laboratori o attività da far svolgere agli studenti ad inizio giornata o fine.

Nel febbraio scorso – scrive il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri – nell’istituto scolastico si è riunito un tavolo di lavoro su “Sistema Moda – Facciamo Squadra” a cui hanno partecipato tutte le istituzioni assieme alle più importanti realtà produttive e commerciali del territorio. Nel corso della riunione – riporta il capogruppo – è emersa la necessità di individuare spazi da destinare alle attività di laboratorio per gli studenti dal terzo anno in poi. Per recuperare tali spazi la direzione del Berenini ha deciso di richiedere l’apertura di una sede succursale presso alcuni locali di proprietà della Provincia. Secondo i genitori degli studenti, però, questi locali non sarebbero dotati delle strutture informatiche e multimediali né dei laboratori previsti nell’offerta formativa proposta dall’Istituto agli studenti. Inoltre, la succursale disterebbe oltre un chilometro dalla sede centrale, rendendo molto disagevoli gli spostamenti per raggiungere i laboratori”.

Il capogruppo di Fdi chiede quindi alla Giunta regionale “se quanto segnalato corrisponda al vero e, in caso di risposta affermativa, perché siano state adottate offerte formative in carenza di spazi”. Inoltre, domanda all’esecutivo regionale “se non si ritenga sarebbe stato più pratico trasferire presso la succursale le sole attività di laboratorio, prevedendone l’utilizzo all’inizio o alla fine dell’orario di lezione“.

L’istituto ha promosso un interessante progetto finalizzato a creare una connessione stabile fra il mondo della formazione tecnico-professionale e quello delle imprese della moda, a Fidenza e nell’area circostante – rende noto Tagliaferri -. Condividiamo pienamente l’iniziativa; per realizzarla tuttavia, è necessaria l’individuazione di spazi, oggi assenti, da destinare alle attività di laboratorio per gli studenti dal terzo anno in poi“.

Tagliaferri chiede quindi alla Giunta Bonaccini “di verificare se, come reso noto da alcuni genitori di studenti del secondo anno, la sede secondaria sia provvista delle attrezzature multimediali e informatiche necessarie per lo svolgimento delle lezioni, o dei laboratori che caratterizzano fortemente l’offerta formativa dell’istituto. Non sarebbe inoltre più opportuno trasferire presso la succursale le sole attività di laboratorio, concentrando il loro utilizzo ad inizio dell’orario di lezione od al termine dello stesso?“.

Tagliaferri conclude esortando la Giunta a chiedere alla dirigenza dell’Istituto quali informazioni siano state date ai genitori riguardo il trasferimento delle classi presso la succursale: “Non è possibile che i genitori non vengano informati di modifiche così radicali che riguardano l’istruzione dei propri figli“.

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