Il Ministero delle Infrastrutture ha sbloccato a tempo di record circa 5 milioni di euro per il ponte tra Colorno e Casalmaggiore, chiuso per motivi di sicurezza ormai da settembre 2017. Il ministro Danilo Toninelli ha già messo i fondi a disposizione della Provincia di Parma, che sarà responsabile dell’opera di ristrutturazione, mentre il via libera del progetto dovrebbe arrivare entro il 10 luglio, seguito poi dalla pubblicazione del bando di gara.
“E’ un segno di attenzione forte quello della riqualificazione dei ponti sul Po su cui il Governo 5 Stelle sta puntando per garantire un miglioramento della vita dei cittadini di quell’area – ha commentato il portavoce e deputato del M5S, Davide Zanichelli -. Personalmente mi sono speso molto sulla questione e sono stato più volte in visita in quella zona, sia lo scorso 29 aprile facendo tappa a Colorno che più recentemente il 7 giugno partecipando all’evento organizzato dal Comitato Treno Ponte Tangenziale a Casalmaggiore, per seguire da vicino la faccenda e far capire ai cittadini la vicinanza della istituzioni. Mi impegnerò a seguire tutta la vicenda e a far sì che non ci siano ritardi nell’auspicio che tutti facciano la loro parte perché i cittadini di quel comprensorio non possono più inutilmente aspettare“.
Soddisfatta anche Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle: “Dopo mesi di immobilismo finalmente il nostro Governo ha sbloccato i fondi da destinare alla Provincia di Parma per la ristrutturazione del ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore. Come abbiamo ripetuto più volte noi siamo e saremo solo contro le opere inutili e dannose per la salute dei cittadini, come il Passante di mezzo a Bologna. Le strade, i ponti e tutte le infrastrutture che andranno incontro agli interessi dei cittadini vanno sostenute e finanziate. E lo sblocco delle risorse per riaprire il ponte tra Colorno e Casalmaggiore va esattamente in questa direzione visto che i cittadini per quasi un anno hanno dovuto subire l’immobilismo di certa politica che con la consueta arroganza si è preoccupata solo di fare i propri interessi“.
Il finanziamento del progetto non spegne però il confronto politico fra parti avverse. Ed è la stessa Silvia Piccinini ad accendere la miccia: “Il nostro ringraziamento va al ministro Toninelli e al sottosegretario Dell’Orco che hanno risposto con i fatti a chi non perde mai occasione per accusare il MoVimento 5 Stelle di essere contro le grandi opere a prescindere, primo tra tutti il presidente Bonaccini. Questo governo in sole poche settimane di vita ha dimostrato di fare ciò che il governo dei suoi amici Renzi e Delrio non ha fatto per mesi e anni. Il tempo delle chiacchiere e delle promesse fatte cadere nel dimenticatoio è finito. Bonaccini se ne faccia una ragione invece che ripetere ossessivamente di essere infastidito dal ricevere poche telefonate da Roma. Capiamo la sua delusione anche per non essere più al centro del tentativo di scalare il PD a livello nazionale – conclude Silvia Piccinini – ma tutte quelle opere i cui costi superano di gran lunga i benefici, così come spiegato dal ministro Di Maio, vanno fermate. L’interesse e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini per noi viene prima di tutto“.