Il market dei pusher in un appartamento di via Buffolara: due arresti

Il market dei pusher in un appartamento di via Buffolara: due arresti

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Sequestrati 21mila euro in contanti e droga che avrebbe portato a circa 15mila euro di proventi. Il giro di cocaina e marijuana nel quartiere Pablo è stato smantellato dalla Squadra Mobile della Polizia di Parma, capitanata dall’ispettore Romano. L’intervento del 19 guigno, coordinato dal Pm Russo, ha portato l’arresto – per detenzione di sostanza stupefaciente e spaccio – di due uomini di origine nigeriana tra cui un insospettabile padre di famiglia.

Le tante e prezione telefonate e segnalazioni dei residenti per il via vai sospetto da quell’appartamento, hanno attivato le forze dell’antidroga che sono intervenute in un condominio di piazzale Michelangielo, quartiere Pablo. Un giro importante, che vedeva quel covo come punto di riferimento per molti dei “cavallini”, i pusher da strada, che stazionano in viale Piacenza e nel quartiere.

Martedì mattina è scattata così la perquisizione nell’abitazione. All’interno sono stati trovati il titolare del contratto di affitto per la casa e un altro suo connazionale, coinquilino. Il primo, Momodu Francis di 36 anni, insospettabile, in Italia dal 2008 con regolare permesso di soggiorno per lavoro, padre di un figlio di 5 anni avuto con la moglie con cui vive in quell’appartamento. Alle spalle solo piccoli precedenti datati. L’altro, un ragazzo, incensurato, sul territorio con un permesso umanitario e regolare in attesa del ricorso dopo il rigetto dello status di rifugiato da parte della Procura di Foggia. Okhankuele Amos, di 22 anni, di origine anche lui nigeriana, era arrivato da minore sul territorio italiano.La Squadra mobile aiutata dai cani antidroga ha effettuato la perquisizione delle stanze e della cantina. Nel locale in uso all’ospite, il 22enne, sono stati ritrovati 10 grammi di marijana, già confezionata, e 6,9 grammi di cocaina divisa in 6 ovuli. Ma di straordinario interesse è il ritrovamento di 21 mila euro in contanti, con pezzi di grosso e piccolo taglio.  Di questi 14 mila sono stati trovati nella stanza del più giovane, trovati all’interno di una piccola valigetta, altri 6 mila euro sono stati scoperti invece nella stanza da letto del 36enne.

Grossa scoperta anche nella cantina. Il fiuto del cane antidroga ha permesso di scovare 137 grammi di cocaina pura o comunque non pronta alla vendita, divisa in ovuli marchiati. Il tutto occultato abilmente dentro i tubi di un grosso condizionatore, all’interno dello stretto locale saturo di mobili ed elettrodomestici inutilizzati. La cocaina ancora da tagliare avrebbe un prezzo, secondo gli inquirenti, di oltre 140 euro al grammo, ma una volta preparata avrebbe potuto triplicare il suo valore.

I due, comparsi questa mattina in Tribunale a Parma per il processo per direttissima, sono stati rinviati a giudizio a luglio. Nel frattempo per il 22enne, che si è assunto la responsabilità per tutta la droga trovata e sequestrata, si aprono le porte del carcere, per il 36enne padre di famiglia la rimessa in libertà in attesa di sentenza.

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