Nomine in Comune, Pizzarotti ancora sotto inchiesta: “Io, indagato per eccesso di...

Nomine in Comune, Pizzarotti ancora sotto inchiesta: “Io, indagato per eccesso di trasparenza”

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Abuso d’ufficio. Questa l’accusa contestata al sindaco Federico Pizzarotti in una nuova inchiesta avviata dalla Procura di Parma in seguito alle nomine in Comune del direttore generale Marco Giorgi, del portavoce Marcello Frigeri e del capo di gabinetto Francesco Cirillo. L’annuncio lo ha dato lo stesso Pizzarotti, attraverso il suo profilo facebook. Ma il sindaco ostenta anche grande sicurezza sulla positiva conclusione della vicenda.

La Procura partirebbe, a quanto pare, da alcune mail in cui Pizzarotti conferma di voler proseguire il rapporto di collaborazione con le stesse persone che lo avevano accompagnato nel primo mandato da sindaco.

Sono nomine che la legge chiama espressamente fiduciarie, ovvero devono avere la completa fiducia del sindaco: la mia completa fiducia è quindi il principale requisito, oltre ai requisiti di base“, sottolinea Federico Pizzarotti, che aggiunge: “Prima della manifestazione di interesse (che non è un bando di concorso con cui le persone vengono scelte attraverso concorso pubblico, e attraverso cui si avanza tramite punteggio) ho fatto presente che era mia intenzione ridare continuità allo stesso direttore generale, portavoce e capo di gabinetto che ho avuto durante i miei primi 5 anni. Cioè mi accusano di abuso d’ufficio perché come persone di mia fiducia ho scelto di riprendere le stesse persone che avevano già la mia piena fiducia. Come del resto ho fatto con molti dei miei assessori”.

Ma un sindaco, ahimè, viene indagato anche per questo, perché forte degli anni vissuti insieme con le stesse persone ha l’ardire di avere eccessiva trasparenza e dire: si, rispettiamo la legge, facciamo la manifestazione di interesse se necessaria, ma io ho già in mente chi ha già dimostrato, non solo sulla carta, di meritare la mia fiducia, e non solo con dei testi sui curriculum, ma con i loro risultati – continua il sindaco di Parma -. Persone che non conoscevo prima di arrivare in comune nel 2012, e che hanno saputo conquistare sul campo la mia fiducia. Inutile dire che mi sento tranquillo, ormai il mio ruolo mi ha insegnato a fare i conti anche con queste situazioni, e che continuerò a lavorare con la stessa passione di prima, anzi: con ancora più passione“.

EFFETTO PARMA: SINDACO INDAGATO PER ECCESSO DI TRASPARENZA

Effetto Parma non ha dubbi: “massimo sostegno al primo cittadino”.

Riteniamo significativo – sottolinea il gruppo di maggioranza – che l’elemento della eccessiva trasparenza sia stato alla base dell’avvio dell’indagine, che, come giusto che sia, chiarirà la regolarità dell’iter seguito nella riconferma per incarichi fiduciari di persone che negli scorsi cinque anni hanno affiancato il sindaco nel suo importante e delicato ruolo istituzionale. Come gruppo politico, e non solo, crediamo fermamente che un sindaco non sia un uomo solo al comando. La scelta di confermare la fiducia ai più stretti collaboratori, come avvenuto anche per buona parte della Giunta, è pertanto testimonianza di una squadra affiatata e coesa, confermata per proseguire un lavoro di continuità apprezzato dai cittadini che lo scorso anno hanno confermato la scelta del sindaco Pizzarotti alla guida della città per il secondo mandato“.

Un percorso di continuità e crescita – prosegue la nota – che Parma sta proseguendo e che, come gruppo di maggioranza, siamo convinti continuerà a produrre ottimi risultati, come dimostrato dagli ultimi riconoscimenti arrivati per la nostra città in questo primo anno di amministrazione. Consapevoli del fatto che l’autorità giudiziaria debba svolgere la propria funzione di controllo sull’operato dell’amministrazione, siamo certi che la vicenda porterà luce sulle modalità di scelta percorse per le nomine, tema politico spesso oggetto di facili giudizi, affrettati e fuorvianti. Come gruppo Effetto Parma abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura e altrettanta verso il sindaco Pizzarotti, che ha sempre lavorato per la città Parma con responsabilità e nel rispetto delle norme“.

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