Aspettando Eugenio Finardi, con la “Musica ribelle” del Sessantotto

Aspettando Eugenio Finardi, con la “Musica ribelle” del Sessantotto

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“Musica ribelle”, famoso brano scritto da Eugenio Finardi che racconta il cambiamento che la musica italiana ha vissuto negli anni della contestazione. L’epoca delle rivolte, delle rivoluzioni, dei contrasti generazionali, della diffusione delle radio libere, questo rappresenta la musica “ribelle”, un momento in cui chiunque poteva sentirsi direttamente coinvolto.

La Musica ribelle è anche il titolo della rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura  – Settore Casa della Musica del Comune di Parma che comprende quattro appuntamenti il 18, 21, 28 giugno e 5 luglio. Nel 2018 si celebra l’atteso cinquantesimo anniversario di quello che viene definito sommariamente Sessantotto (o movimento del sessantotto), ma che in realtà ha investito un periodo più ampio della storia culturale e sociale di alcuni Paesi tra cui l’Italia. Operai, studenti, ma non solo, parteciparono a questo fenomeno socio culturale con la loro forte carica di contestazione contro pregiudizi politici, sistemi anacronistici, inadeguatezze organizzative, strutturali, amministrative.

L’Assessorato alla Cultura  – Settore Casa della Musica del Comune di Parma in collaborazione con Barezzi Festival e Conservatorio “A. Boito” di Parma, ha elaborato un progetto ampio e sfaccettato nel quale figure significative dell’epoca, incontrano la contemporaneità, indagando quel tempo e celebrandolo senza cadere nella sterile commemorazione, con l’intento di preservarne e divulgarne conoscenza e memoria storica.

Il programma inizia lunedì 18 giugno alle 20,45, presso il Conservatorio Boito di Parma, dove potremo ascoltare i ragazzi del Corso di musica d’insieme pop, diretti dal M° Maurizio Campo con il progetto Let the sunshine in – L’opera rock e il suo tempo. L’opera rock come forma di espressione artistica nasceva 50 anni fa e ne avrebbe assorbito e riflesso il senso: non solo un concerto, ma anche uno show in cui si ascolteranno le canzoni più significative tratte da grandi opere: Hair, Tommy, Jesus Christ Superstar, Evita, Rocky Horror Picture Show, Rent.

Narrazione e musica saranno invece i fili conduttori dello spettacolo che si terrà giovedì 21 giugno alle 21 presso il Cortile d’Onore della Casa della Musica dal titolo Il Vangelo laico di Fabrizio de Andrè; protagonista Guido Maria Grillo, che, attraverso l’opera La buona novella e altri brani del cantautore genovese, interpreta il personale pensiero dell’artista sul “sessantotto”.

Giovedì 28 giugno alle 21, sempre nel Cortile d’Onore della Casa della Musica, un particolare appuntamento incentrato sulle raffinate melodie dei “Cantori di Carpino”, gruppo proveniente dalla provincia di Foggia, che unisce la poesia al suono della chitarra battente, strumento capace di evocare e scandire ritmi che rimandano alla grande vocazione contemporanea della musica etnica.

Infine, giovedì 5 luglio alle 21, Eugenio Finardi, con il concerto Finardinamente, concluderà la rassegna ripercorrendo i brani della sua lunga carriera artistica, reinterpretando in modo spontaneo il vasto ed eterogeneo repertorio, coinvolgendo il pubblico in un continuo dialogo, istintivo e spontaneo, ogni volta diverso, in cui l’unica costante è la libertà.

La Rassegna è tutta ad ingresso gratuito.

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