Solignano ha il “nuovo” sindaco, Salsomaggiore tornerà alle urne il 24 giugno per il ballottaggio. Questo il responso del voto per le amministrative nel Parmense.
Lorenzo Bonazzi è stato eletto sindaco di Solignano, succedendo così a se stesso. Quasi un plebiscito per lui: 613 voti pari al 71, 44%. L’avversario, Andrea Mazzieri – il candidato più anziano di tutta l’Emilia Romagna, con i suoi 75 anni d’età – si ferma a soli 245 consensi pari al 28,55%. Ma sarà a capo dell’opposizione in Consiglio comunale.
A Salsomaggiore servirà invece il ballottaggio per eleggere il sindaco, ma l’uscente Filippo Fritelli del centrosinistra è saldamente in testa con il 42,96% dei consensi (3.667 voti), seguito da Anna Volpicelli del centrodestra con il 36,82% (3.143 voti). Saranno loro a sfidarsi il 24 giugno per la poltrona di sindaco.
Staccatissimo il civico Giorgio Vernazza con 970 voti pari a un buon 11,36%, mentre non attacca a Salso il Movimento 5 Stelle che con Giuseppe D’Andrea raccoglie solo 755 voti pari all’8,84%. I candidati sindaci hanno raccolto tutti qualcosa in più rispetto al totale portato dai partiti.
Primo partito a Salsomaggiore si conferma il Pd con il 33,48%, mentre la Lega che ha determinato il risultato del centrodestra è al 23,89%. Quasi inesistente Forza Italia che ha raccolto solo 403 voti, pari al 4,93%, appena 3 consensi in più rispetto a Fratelli d’Italia.
“Il risultato dimostra che siamo un gruppo compatto e che rispetto ai trend nazionali più recenti i cittadini guardano ai progetti e alla persona – scrive Filippo Fritelli alla chiusura dello spoglio -. La percentuale è molto solida e soprattutto in alcuni seggi storicamente del centrodestra ci siamo affermati. Adesso però è ora di fare sul serio più di quanto fatto fino ad ora e pertanto invito la signora Volpicelli ad un confronto pubblico sulle proposte per il futuro di Salso e non solo sulle lamentele o sui proclami. Per questo parleremo con tutte le persone che non hanno votato per noi o non sono andate a votare al primo turno per illustrargli il nostro progetto di città. Sono fiducioso e soprattutto convinto che i salsesi sapranno distinguere tra i progetti realizzabili e la protesta fine a se stessa“.