Rainieri (Lega): “Pizzarotti vuole l’esercito a Parma? Ha sempre rifiutato la nostra...

Rainieri (Lega): “Pizzarotti vuole l’esercito a Parma? Ha sempre rifiutato la nostra proposta”

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L’esercito nelle zone più a rischio criminalità e non solo a presidio dei luoghi più sensibili per gli attentati terroristici, la Lega lo aveva disposto in passato e da tempo chiede che sia ripristinato. Sarebbe sicuramente un passo importante per rendere più sicura questa città“. Il vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Fabio Rainieri, commenta così l’indiscrezione secondo cui il Comune di Parma sarebbe in procinto di chiedere al neo ministro dell’Interno e leader dei leghisti, Matteo Salvini, il sostegno di pattuglie di militari alle forze dell’ordine per permettere un presidio costante di piazzale Dalla Chiesa, l’area antistante la stazione ferroviaria.

In passato questa iniziativa è stata bocciata, nel consueto modo sprezzante verso chi la proponeva, dal sindaco Pizzarotti. Ma anche il PD in Regione Emilia-Romagna la respinse, pur essendo stata attuata in varie città anche emiliane amministrate da quello stesso partito – ha quindi proseguito il consigliere regionale leghista – Potrebbe essere che l’evidente disastro sul fronte sicurezza che si vive a Parma stia costringendo a cambiare opinione. Di certo, non solo questa richiesta andava fatta prima senza timore di disturbare gli ex Ministri dell’Interno e della Difesa, amici perché erano del PD, ma si sarebbe anche potuto anche fare altro per evitare che tante zone della città, compreso il piazzale della stazione che è il suo biglietto da visita, arrivassero ad essere praticamente fuori controllo. Ad esempio, si sarebbe potuto istituire un presidio fisso di Polizia Municipale in quello stesso piazzale. Lo avevo richiesto esplicitamente anche con una interrogazione alla Giunta regionale facendo presente che sarebbe stato molto più utile quel presidio operativo piuttosto che gli stessi vigili non sulla strada ma chiusi nell’ufficio distaccato del quartiere San Leonardo, realizzato appunto anche grazie ad un contributo regionale“.

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