“L’arresto di una persona e la denuncia di altre due, tutti rifugiati in Italia per sedicenti ‘motivi umanitari’ dimostra ancora una volta che il rapporto fra criminalità ed immigrazione esiste ed è più forte che mai“. CasaPound Italia torna così sul tema, in seguito alla recente operazione di polizia che ha smantellato un laboratorio dello spaccio in via Buffolara (leggi).
“Siamo di fronte – denuncia Emanuele Bacchieri, esponente del movimento – all’ennesimo caso di rifugiati colti sul fatto dello spaccio di droga, una vera piaga sociale che riempe le cronache cittadine ogni giorno”. Non sorprende, prosegue, “che uno dei denunciati fosse già schedato con dei precedenti, al che la domande sorgono spontanee: a che diritto questo soggetto ancora risiedeva in Italia? E perché il suo permesso non era già stato stracciato?“.
“Domande – continua – che resteranno come sempre senza risposta: l’incapacità di gestire il fenomeno con la dovuta risolutezza da parte delle autorità competenti è ormai conclamata. Prova ne sia il continuo degrado in cui versano interi quartieri della nostra città: dal San Leonardo, zona che questi spacciatori rifornivano, allo stesso Pablo, sono anni che con le nostre passeggiate insieme ai residenti tocchiamo con mano il problema dello spaccio e della microcriminalità, tutta di origine immigrata. Negarlo – conclude Bacchieri – significa guardare la realtà con gli occhiali deformati dell’ideologia dell’accoglienza indiscriminata, per la quale alla fine a pagare sono sempre e solo i cittadini“.