Rebecca Braglia, l’estremo della femminile dell’Amatori Parma Rugby, morta a soli 18 anni lo scorso 3 maggio, dopo tre giorni di agonia seguiti a un incidente di gioco a Ravenna, vivrà per sempre nel mondo della palla ovale che conta. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio federale della Fir, stabilendo che la Coppa Italia Femminile seniores assegnerà, a partire dalla fase finale 2018 del prossimo 2/3 giugno, il Trofeo “Rebecca Braglia”.
Il Trofeo “Rebecca Braglia” sarà assegnato alla Società vincitrice della Coppa Italia Femminile seniores e consegnato al Capitano della squadra da un membro della famiglia della giovane, sfortunata giocatrice.
“La scomparsa di una giovane che nutriva per il nostro sport una straordinaria passione ha profondamente toccato l’intera comunità rugbistica del nostro Paese e tutto il Consiglio. Superata l’onda emozionale che ha accompagnato la vicenda siamo fortemente convinti che sia necessario preservare la memoria di Rebecca, perché il suo ricordo e la sua passione possano continuare a ispirare giovani giocatori e giocatrici e, al tempo stesso, aiutarci a sensibilizzare sempre più il movimento all’importanza di conoscere le pratiche di prevenzione e gestione dei traumi cranici. Voglio ringraziare la famiglia Braglia per aver accolto con entusiasmo la nostra proposta di dedicare alla memoria della figlia una nostra competizione, il nostro impegno è continuare a rimanere al loro fianco per tenere vivo il ricordo di Rebecca”, ha dichiarato il presidente della FIR, Alfredo Gavazzi.
“La famiglia Braglia ringrazia la Federazione Italiana Rugby per l’iniziativa e sostiene con convinzione la volontà di migliorare al massimo livello possibile le procedure per la prevenzione e la gestione dei traumi cranici. Auspica con altrettanta convinzione, nel ricordo di Rebecca e della sua passione per il Rugby, che l’attività della FIR prosegua nella diffusione del Gioco in tutte le sue forme, in particolare per quanto riguarda il rugby femminile che tante soddisfazione ha dato, avvicinando alla pratica sportiva migliaia di praticanti di tutte le età”, ha invece sottolineato Giuliano Braglia, padre dell’atleta scomparsa il 2 maggio scorso.