Parma e la “sicurezza” di Pizzarotti

Parma e la “sicurezza” di Pizzarotti

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Nel fine settimana il sindaco Pizzarotti ha glorificato il proprio impegno per la sicurezza. Realizzato il 60 per cento degli obiettivi, addirittura, una check list (con quella spunta di berlusconiana memoria) di ciò che è stato fatto e di quanto rimane da fare (definito “work in progress”). Uno avrebbe anche voglia di crederci, poi questa mattina apre il giornale e legge la storia del pensionato che presidia via Gulli e viale Vittoria contro lo spaccio e capisce che qualcosa non torna. Il sospetto è che la comunicazione del Sindaco sia un autogol pazzesco, considerato che se dichiari di aver realizzato gran parte del tuo programma elettorale e la questione della sicurezza in città è messa ancora come è messa le soluzioni sono due: o il tuo programma era clamorosamente sbagliato all’origine o non è vero che hai fatto quello che dici di aver fatto.

Per quanto mi riguarda mi limito ad osservare che sulla gestione complessiva della Polizia Municipale qualche dubbio legittimo resta, considerando che il corpo è e rimane sotto organico da tempo e da alcuni mesi ha un comandante, peraltro provvisorio, che è alla prima esperienza in un incarico di questo genere e non si sa bene per quanto tempo manterrà questo compito.

Sul distaccamento dei vigili in zona Stu Pasubio e gli altri che forse verranno il punto rimane: cosa fanno questi vigili distaccati? Come si rapportano con il quartiere in cui operano? Sono di fatto un semplice ufficio decentrato, che sulla sicurezza in nessun modo incide, o girano per il quartiere, osservano e, soprattutto nelle ore serali, intervengono? Dalle segnalazioni che mi arrivano dai residenti credo che la prima ipotesi sia quella più vicina alla verità, e se così è, cosa centra questo con la sicurezza? Fra l’altro è sotto gli occhi di tuti l’incredibile vicenda del parcheggio H della Stazione in ostaggio di alcune persone che di fatto risulta inaccessibile agli utenti senza che l’Amministrazione riesca minimamente ad individuare una qualsivoglia soluzione degna di questo nome.

Infine l’assunzione del delegato alla Sicurezza. Ecco, diciamo che assumere qualcuno, per altro con uno stipendio più che dignitoso per l’incarico prefigurato, non rappresenta certo uno sforzo titanico. Sarebbe molto più interessante sapere nel dettaglio cosa ha fatto in questi mesi il delegato, quali azioni ha messo in atto, quali attività. Magari avremmo così qualche parametro per valutare quanto questo punto del programma abbia creato vantaggi per la cittadinanza.

Concludo con una considerazione; ci sono due modi di cavalcare in modo furbo e spregiudicato il tema della sicurezza: il primo consiste nell’amplificare la paura per poi inneggiare all’odio e al razzismo, il secondo, non meno subdolo, consiste nell’annunciare trionfalmente di aver fatto delle cose, ben sapendo di non aver assolutamente risolto i problemi. Spero che il post del sindaco Pizzarotti sulla sicurezza non appartenga in toto a questa seconda categoria e che si tratti solo di uno svarione del suo nutrito ufficio comunicazione.

Fabrizio Pezzuto
Parma Unita Centristi

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