Nei giorni di permesso, richiesti da due autisti della Tep per assistere i parenti disabili o gravemente malati, come previsto dalla Legge 104, se ne rimanevano in casa, svolgendo commissioni personali o comunque non prestando l’assistenza ai congiunti infermi.
Alcuni investigatori privati, assoldati dall’azienda di trasporto pubblico locale, hanno seguito i dipendenti “in permesso”, tra febbraio e marzo 2018, osservando come i loro comportamenti non fossero quelli previsti dalla legge.
L’azienda, dopo aver acquisito la relazione degli investigatori, ha avviato la procedura di licenziamento ed ha segnalato i casi alla Procura della Repubblica, oltre che all’Inps, che stanzia i soldi per i permessi. I due autisti, 44 e di 42 anni, ora hanno la possibilità di fare ricorso al Giudice del Lavoro per chiedere la reintegrazione in azienda.