PARMA – BARI 1-0
Marcatori: 60′ Gagliolo
Parma (4-3-3): Frattali; Gazzola, Sierralta, Iacoponi, Gagliolo; Dezi, Scavone (80′ Anastasio), Barillà; Ciciretti, Ceravolo (89′ Calaiò), Di Gaudio (70′ Scozzarella). A disposizione: Nardi, Dini, Lucarelli, Frediani. All. D’Aversa
Bari (3-5-2): Micai; Empereur, Marrone, Gyomber; Sabelli (68′ Improta), Henderson, Basha, Iocolano (58′ Brienza), Balkovec; Andrada (16’ Floro Flores), Nenè. A disposizione: De Lucia, Oikonomou, Perticcione, Kozak, Anderson, Tello, Diakitè, Busellato. All. Grosso
Arbitro: Aleandro Di Paolo di Avezzano
Assistenti: Dario Cecconi di Empoli e Valerio Colarossi di Roma; quarto uomo Daniele Minelli di Varese
Note: ammoniti: 21′ Sierralta, 37′ Basha, 51′ Marrone, 55′ Sabelli, 67′ Gagliolo, 86′ 86′ Gyomber; espulso: 85′ Empereur
Quando la posta è alta i contendenti badano prima di tutto a non prenderle, sperando che prima o poi l’episodio dia la svolta alla partita. Parma-Bari non è stata una gara noiosa, tutt’altro, ma quel timore di finire lontano dall’agognato secondo posto ha pesato non poco nella testa dei 22 in campo. In ogni caso, Parma e Bari hanno provato a vincere, con i pugliesi più vicini al bersaglio nella prima frazione di gioco. Sono lontani i tempi di Wembley, ricordati dai tifosi con uno striscione esposto in curva in occasione del ventennale di quella notte magica per i colori gialloblu. Ma vittoria doveva essere contro il Bari e vittoria è stata per un Parma determinato e molto concentrato, che ha sbagliato pochissimo. Il gol lo ha realizzato Gagliolo ad inizio ripresa, facendo esplodere il Tardini.
Troppe assenze e quindi scelte obbligate per Roberto D’Aversa che conferma l’11 uscito sconfitto a Cesena, con l’eccezione di Sierralta al posto dello squalificato Di Cesare. In panchina gli appena recuperati Lucarelli – al rientro dopo l’intervento al menisco di appena tre settimane fa – e Scozzarella. Sorpresa anche nel Bari di Fabio Grosso, che al contrario dei crociati ha problemi di abbondanza, in cui torna Nenè a fare il centrale offensivo.
Le squadre sono partite subito con il piede sull’acceleratore, ma le schermaglie non portano alcuna emozione. Almeno fino al 6′, quando Ceravolo e Ciciretti provano a spaventare Micai dopo una bella triangolazione. E’ Ciciretti a calciare per primo dal limite, con il portiere dei pugliesi che si salva in qualche modo. Subito dopo batte anche Ceravolo, ma il suo tiro è murato in angolo. Al 13′ Andrada rimane a terra dopo un contrasto con Sierralta ed è inutile l’intervento dei sanitari: al 16′ entra Floro Flores.
I biancorossi cercano di pressare alto il Parma, ma le conclusi di Balkovec, deviata da Gazzola, e di Nenè, fuori di poco. Al 28′ paura per il Parma: Floro Flores prova a finalizzare un’azione prolungata dei suoi, chiamando Frattali a una bella deviazione in angolo. Sempre l’attaccante dei pugliesi, sugli sviluppi del corner, si libera di tutti, ma di testa mette fuori. Il Parma prova a risalire, ma la reazione è tutta in un’azione personale di Barillà che al 31′ tira da fuori con il pallone che sfiora il palo.
Sul fronte opposto, al 35′ un errore su corner del Parma innesca il contropiede di Hendersen che fa un coast to coast, poi serve Sabelli il cui tiro finisce sul corpo di Frattali in uscita. Un’azione molto pericolosa visto che il Bari era anche in superiorità numerica, ma anche una palla sanguinosa persa dal Parma nel momento in cui era sbilanciato. Il primo tempo finisce sostanzialmente qui, con il ritmo della gara che cala un po’.
La ripresa comincia con un Parma più determinato. Al 49′ è Empereur ad immolarsi per chiudere lo spazio di tiro a Ceravolo. Ciciretti prova ad impensierire Micai su tiro dalla distanza prima e su punizione dopo, ma nessun pericolo per gli ospiti. Grosso prova a cambiare qualcosa al 57′ con l’espertissimo Brienza per Iocolano, ma è ancora il Parma a bussare dalle parti di Micai che, al 58′, compie un vero e proprio miracolo su una conclusione forte e velenosa di Di Gaudio. Il pallone però rimane in zona rossa, lo recupera Dezi che crossa benissimo sul secondo palo dove Gagliolo, dimenticato da tutti, di testa infila tranquillamente Micai per l’1 a 0 del Parma.
Episodio curioso al 64′: Iacoponi deve cambiare la maglia, strappata in seguito a una trattenuta. Tegola per il Parma, invece, al 67′ quando Gagliolo usa le maniere forti su Sabelli e l’arbitro non esita a tirare fuori l’ennesimo giallo di giornata. Il difensore era diffidato e D’Aversa non potrà quindi utilizzarlo per l’ultima sfida della stagione a La Spezia. Grosso a questo punto gioca l’ultima carta: Improta per Sabelli per dare maggior potenziale offensivo alla sua squadra. Nel Parma poco dopo, salutato dai tifosi, si rivede Scozzarella che prende il posto di Di Gaudio.
Al 75′ brivido in area crociata: Brienza appostato sul secondo palo riceve il cross da calcio d’angolo, ma non trova la porta nonostante l’ottima posizione. Al 79′ Scavone rimane a terra, D’Aversa manda in campo Anastasio. Come di consueto scelte difensiviste da parte dei tecnico crociato quando il Parma conduce di misura su un Bari tutt’altro che domo. Come dimostra Henderson: all’83’ un suo gran tiro si stampa sulla traversa della porta difesa da un Frattali ormai fuori gioco.
Il Parma riparte con un lancio in profondità a servire Ceravolo, trattenuto vistosamente da Empereur ormai superato: Di Paolo non ci pensa su e tira fuori il cartellino rosso che manda – tra le proteste dei biancorossi – il difensore del Bari anzitempo sotto la doccia, lasciando i suoi in 10. Il finale di Parma-Bari sembra il remake di quello di Cesena: crociati avanti di una lunghezza, avversari in 10 e 6 minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Per i superstiziosi ce n’è abbastanza.
E non hanno torto. Il Bari lancia l’assedio all’area crociata. Al 91′ Nenè in piena area colpisce di testa e il pallone si stampa sul palo, con Frattali rapido subito dopo a respingere la sfera per evitare la ribattuta vincente. Scintille in campo al 94′ fra Scozzarella e Basha, ma l’arbitro non ha difficoltà a riportare la calma. E al 96′ è ancora Nené a colpire di testa su cross di Basha, ma questa volta il pallone finisce fuori.
Il Parma vince e per certi versi convince anche, ma per la vittoria ottenuta oggi c’è da ringraziare molto la dea bendata che ha restituito all’Ennio Tardini ciò che aveva tolto al Dino Manuzzi.