Ha subito anni di violenze sessuali ad opera del compagno della zia, un uomo di 55 anni che, da quando la piccola aveva 11 anni ha abusato di lei.
Sette lunghi anni la vicenda è rimasta nascosta, sette anni in cui la bimba rimaneva accanto all’uomo senza proferire parola, vittima di un condizionamento psicologico fortissimo. Una persona autoritaria che utilizzava anche le minacce per tenere sotto controllo la ragazzina.
La storia della giovane donna, che oggi ha 25 anni ed ha una vita segnata dalla violenza, è quella di un orrore avvenuto in famiglia, un contesto nel quale nessuno si era accorto di nulla.
Dopo alcuni anni di abusi la piccola, arrivata da poco in Italia dalle Filippine quando sono iniziate le violenze, ha iniziato ad avere problemi a scuola: attacchi di vomito, capogiri, svenimenti, aumenti bruschi di peso. Un disagio confidato solo in chat ad un’amica, che la convinta a recarsi in questura poco prima del suo 18esimo compleanno: per quella data,una volta maggiorenne, avrebbe dovuto subire l’ennesimo abuso, questa volta un rapporto sessuale completo, la minacciava lo “zio”. Zio pericolosamente troppo vicino anche a una nipotina neonata, che la ragazza ha voluto difendere.
Ai poliziotti ha raccontato tutta la storia: il processo si è concluso con la condanna a dieci anni dell’uomo, oggi 69enne, che si trova nel suo Paese d’origine, le Filippine, a causa di una grave malattia. Il Pm Lucia Russo, al termine della requisitoria ha chiesto una pena “non inferiore ai dieci anni” facendo notare che probabilmente l’uomo non tornerà mai in Italia per scontarla, ma non mancherà a nessuno.