Legambiente pone la questione convivenza tra il Mall di Baganzola e il vicino aeroporto di cui si prevede l’ampliamento per l’attivazione del servizio cargo, e la questione diventa subito anche politica. I consiglieri comunali di minoranza dei gruppi di centrosinistra hanno presentato una dettagliata interrogazione in merito, in cui mettono il dito nelle diverse piaghe ancora aperte. A firmare l’atto ispettivo sono stati i consiglieri Agnetti, Campanini, Eramo, Jacopozzi, Lavagetto, Pezzuto e Scarpa, dei gruppi Partito Democratico, Parma Protagonista, Parma Unita Centristi.
In particolare, l’opposizione chiede se il Comune ha adeguato il Piano di Rischio Aeroportuale adottato nel 2012 dal commissario Mario Ciclosi all’aggiornamento del Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti; se ha attivato apposita variante agli strumenti urbanistici comunali in recepimento delle prescrizioni introdotte dal Piano di Rischio Aeroportuale; se si è provveduto ad adeguare il Piano urbanistico attuativo approvato nel 2010 alle prescrizioni del Piano di Rischio Aeroportuale con particolare riferimento alla riduzione delle previsioni di carico antropico nella zona di Tutela B di cui in premessa; se e quando l’Enac ha espresso parere di compatibilità aeronautica per questo Pua; se e in che modo nell’atto con cui è stato autorizzato l’avvio dei lavori del centro commerciale di cui al Pua approvato nel 2010 si è tenuto conto dei vincoli e delle zone di tutela previste dal vigente Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti in particolare laddove si stabilisce che sia evitata, in tutte le zone di tutela A, B, C e D, la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento quali i centri commerciali.
Ancora i consiglieri chiedono di sapere se l’amministrazione comunale ritiene compatibile la realizzazione del centro commerciale con il Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti, e se e su quali basi l’amministrazione comunale ritiene che il progetto di allungamento della pista sia compatibile, sul piano urbanistico e dei vincoli legati al rischio aeroportuale, con l’abitato di Baganzola, con il nuovo centro commerciale e con lo stato di fatto.
Una serie di questioni poste da Legambiente, ancora in attesa di risposte da parte dell’amministrazione di Federico Pizzarotti
Le limitazioni stabilite dalle autorità in materia di aeroporti sono finalizzate a mitigare le conseguenze di un incidente e si basano sulla limitazione di presenza umana; sull’individuazione di attività non compatibili a causa della potenziale amplificazione delle conseguenze dell’incidente. La delibera del commissario Ciclosi dava quindi mandato al “Settore Pianificazione Territoriale affinché venga conseguentemente attivata apposita variante agli strumenti urbanistici comunali in recepimento delle prescrizioni introdotte dal Piano di Rischio” dando altresì atto “che i vincoli e i condizionamenti prodotti dall’adozione del Piano di Rischio Aeroportuale sono immediatamente efficaci e pertanto da applicare anche in attesa del recepimento negli strumenti urbanistici comunali vigenti”. Il Piano di Rischio Aeroportuale doveva inoltre essere adeguato al nuovo regolamento dell’Enac, con l’istituzione di una ulteriore fascia (cosiddetta Zona D) di vincolo con livello minimo di tutela ed un allargamento della Zona.
Fasce di tutela che vietano insediamenti ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili.
Nella Testata 20 a nord dell’aeroporto i consiglieri di opposizione evidenziano una sovrapposizione di 73.705 metri quadrati tra la zona di tutela B e il sub-ambito di previsione urbanistica 26S2 dell’area ex Salvarani. Non solo, l’allungamento della pista di 700 metri in direzione nord previsto dal Piano di sviluppo dell’Aeroporto Giuseppe Verdi parrebbe aumentare le interferenze e le sovrapposizioni tra le zone di tutela previste dal Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti e il costruendo centro commerciale. Una serie di dubbi rovesciati adesso sul tavolo dell’amministrazione comunale per le quali si attenda risposta.
I lavori per il centro commerciale sono già in corso, mentre per l’allungamento della pista e i lavori di ampliamento dell’aeroporto la Regione ha messo a disposizione 12 milioni di euro.