Erano stati i protagonisti di una rissa nei corridoi della stazione a suon di botte e coltello, sullo scenario il sottobosco dello spaccio e del consumo di droghe. Mercoledì si è concluso il processo con una assoluzione e una condanna a tre anni con successiva espulsione dall’Italia. Curiosamente, anche la vittima si trova ora in carcere, per un altro reato.
Era stato sequestrato per quasi un’ora, tenuto lì, negli anfratti della stazione mentre i suoi conoscenti, malviventi arcinoti alle forze dell’ordine, coi quali passava ore di sballo forzato, si facevano di crack comprato con gli ottanta euro sottrattigli con la forza.
Lui, 30enne residente nel parmense, poco prima stato aggredito e rapinato, con un coltello da una banda di tre persone la notte del 31 marzo, intorno alle due del mattino.I tre responsabili, tra cui un minorenne, in seguito alla denuncia, erano stati identificati dagli uomini della Squadra Mobile.
Due erano stati arrestati subito, KADDAR Hakim, marocchino, classe ’84, nulla facente, senza tetto e irregolare; K.R.T.H. di anni 17, nordafricano, condotto nel carcere minorile di Bologna, e un terzo, CISSE Mohamed Cheriff, ivoriano, regolare sul territorio, classe ’97 era fuggito in Costa D’Avorio, ma era stato arrestato in Ottobre, a Malpensa, al rientro in Italia, e associato al carcere di Busto Arsizio.