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Borgotaro: il 1° maggio un solo medico per pronto soccorso, 118 e guardia medica

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Un solo medico in servizio nel pomeriggio del 1° maggio all’ospedale di Borgotaro per tutti gli interventi di emergenza. La dottoressa, vista la situazione, ha deciso di informare il sindacato di categoria, l’Ordine dei Medici e i Carabinieri di Borgotaro, cosciente di non poter fare fronte da sola al pronto soccorso, al servizio di 118 e alla guardia medica. In servizio dalle 8 alle 20 della giornata di festa, il medico si è ritrovata sola dalle 13.30 alle 17.30.

Secondo quanto riferito, la dottoressa avrebbe visitato 13 persone in pronto soccorso, 3 in guardia medica ed ha fatto fronte a un codice rosso e a diversi gialli. E per un trasporto avrebbe dovuto lasciare scoperto il posto in ospedale. Una situazione particolarmente difficile che ha subito acceso le polemiche.

L’Ausl di Parma ha sostenuto che nella giornata indicata non si sono registrate emergenze.

Ma il caso è subito diventato anche politico. “Dopo la chiusura del punto nascita, si è verificato un altro episodio gravissimo che svela l’incapacità del Regione Emilia Romagna di gestire la sanità regionale – tuona Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza -. Bene ha fatto la dottoressa a segnalare quanto successo all’ordine dei medici e alle autorità competenti. Mi auguro che questo sia un campanello d’allarme che faccia capire alla Regione che così non va. I tagli vanno fatti agli sprechi e non al personale che lavora nei reparti. La sanità non è un esercizio di matematica ma è fatta di persone: gestendola in questo modo si mettono a rischio sia i pazienti, sia il personale sanitario“.

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