Le strade di Parma e della provincia saranno protagoniste della seconda e terza tappa della ventisettesima edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia, la manifestazione itinerante per moto d’epoca più importante del mondo che ricorda quella disputata tra il 1953 e il 1957 e che quest’anno percorrerà in lungo e in largo, dal primo al sei maggio, tutta l’Emilia Romagna.
Dopo la prima frazione con partenza e arrivo a Bologna il primo di maggio, la seconda tappa porterà la colorita carovana – oltre 120 partecipanti – a Parma con arrivo previsto per mercoledì 2 nel cuore del centro storico a partire dalle 17. Ilo sciame a due ruote entrerà in provincia a Langhiranno e prima di giungere in città attraverserà San Michele Gatti, Felino e Collecchio.
Giovedì 3 maggio il Motogiro scorrazzerà l’intera giornata per le strade della provincia di Parma, infatti i 120 concorrenti partiranno alle 10 iniziando a percorrere la via Emilia in direzione Fidenza, poi proseguiranno per Salsomaggiore, Pellegrino e Varano Melegari. Qui entreranno nell’autodromo Riccardo Paletti per effettuare la prima prova speciale cronometrata, al termine della quale è previsto il punto ristoro.
I partecipanti riprenderanno il percorso alle 13 in direzione Fosio, Berceto, per scollinare il Passo della Cisa e giungere a Pontremoli unico sconfinamento fuori regione previsto in questa tappa lunga 245 Km. Lasciata la cittadina toscana verso la salita del Passo del Cirone e Albergo da Vigion dove la carovana sosterà per un riordino con punto ristoro. Alle 15,30 inizierà l’ultima parte della tappa con l’attraversamento di Pastorello, Capoponte, Castelmozzano, Urzano, Traversetolo e Porporano e, infine, l’arrivo in Piazza Garibaldi, previsti per le 17.
In entrambe le giornate dell’arrivo della tappa, sono state organizzate dal comune di Parma in collaborazione con aziende locali, tra i quali la Erre Food SPA, particolari accoglienza a base di prodotti tipici del territorio offerti dalla Prosciutteria di Via Farini.
Fra le moto d’epoca presenti, la parte del leone la fanno le storiche case italiane degli anni 50-60 con in testa Ducati, Gilera, MV Agusta, Morini, Benelli e Rumy, molte anche le moto moderne e le “Classiche” anni 70, non mancano poi factory di produzione inglese, spagnola e americana, oltre a modelli artigianali o di serie limitata, veri e propri gioielli dal valore inestimabile.
Sette le categorie in gara: Heritage 1914 – 1949, Rievocazione Storica, Vintage, Classiche, Cafè Racer Motogiro, Turistica.